Grey’s Anatomy 13, episodio 2: “Cause I gotta have faith, faith, faith”

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“Catastrophe and the cure”, questo il titolo del secondo episodio di una tredicesima serie che inizia davvero a farci scalpitare sulla sedia.

Protagonista indiscussa è la vicenda di Alex, che rischia la carriera per aver aggredito De Luca: torna in prima fila il generale Baley, come sempre con bastone e carota. Tirata d’orecchie per Karev, ma sempre accompagnata da una carezza. Ormai abbiamo imparato a conoscere Miranda e la sua personalità materna, che ondeggia tra la forza e la tenerezza. Apatica la figura di Joe, che non riesce proprio a trovare la propria collocazione nel mondo. Non mi stupirei di vederla sparire nel corso di questa stagione.
Ritorna finalmente anche Amelia, uno dei personaggi più controversi di GA, ma anche uno dei più divertenti: la troviamo alle prese con una nuova impresa, ovvero quella di far riappacificare Owen e l’amico Riggs, che tuttavia è molto impegnato a fare gli occhi dolci alla nostra Meredith. Parlando del diavolo, primi segni di cedimento anche per la bionda più algida della serie: l’accoppiata improbabile ci piace, perché Riggs è tutto quello che non era Derek, irriverente, brutale, cinico. E non lo vediamo affatto in difficoltà a buttare giù la muraglia della vedova… Ma come la mettiamo con Maggie? Preparatevi al colpo basso della sorella maggiore. Questo episodio conferma la mia premonizione: sarà bufera…
Esilarante l’apparizione della Kepner che raggiunge uno dei momenti di comicità più alti di tutta la serie nei panni di mamma sopraffatta dagli ormoni: al suo fianco un Avery ancora più tenero calato pienamente nel ruolo del papà affettuoso. Quanti di noi vorrebbero vedere di nuovo la coppia unita? Ai romanticoni questa puntata lascia uno spiraglio di speranza, grazie all’intervento del saggio Weber.
Fino a qui tutto bene, la serie ci appassiona e ci spinge ad avere fede, come canta April alla sua bambina, proponendoci un inedito George Michael. Una nota dolente, però: posso dire che manca un po’ il cinismo di Christina? La sua voglia di avere un intervento a tutti i costi, la sua ambizione sprezzante, la sua tenacia.
Qui ormai si parla solo di sentimenti ragazzi… un sano focus sulla chirurgia, con quei paroloni incomprensibili e quei casi da risolvere ogni tanto servirebbe. Più che altro per ricordarci che stiamo vedendo Grey’s Anatomy e non Beautiful!
Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

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