Netflix continua ad essere una risorsa che riesce ad accontentare tutti i palati dei fruitori.
Da giugno è disponibile sulla piattaforma la serie What/If con protagonista una cinica e spietata Renée Zellweger.
Abbandonate le vesti di Bridget, la ritroviamo ad esser un’elegante imprenditrice, Anne Montgomery, il cui passato sembra avvolto nel mistero ed il futuro sembra farsi avanti senza scrupoli.
Dieci puntate di un thriller psicologico che delineano pian piano le componenti caratteriali dei singoli personaggi e i loro più reconditi segreti.
Sicuramente una delle serie TV consigliate da seguire nei prossimi giorni se siete indecisi su cosa optare.
Lisa e Sean innamorati ed affiatatati si trovano ad affrontare le piccole lotte che la quotidianità pone davanti a loro, fino a quando il “fato” porterà sulla loro strada Anne che da deus ex machina si prospetterà essere invece il più grande dei loro problemi.
Il patto di riservatezza del trio sarà un vincolo che avrà un ruolo chiave per tutto l’avvento narrativo. La tensione rimane alta. Ogni sequenza in cui si nomina il trattato è tormento allo stato puro. I segreti sono strumenti di potere. La fiducia, invece, strumento di debolezza. Il denaro il Dio assoluto.
Il profitto, pecuniario ed emozionale, “ad ogni costo” come titola il best seller della Montgomery viene declinato sui singoli individui. Ovviamente ci sono personaggi ben strutturati, altri noiosi che potevano forse avere “quel quid in più”.
Ad esempio il personaggio di Sean ha dei momenti in cui a mio parere vacilla e non riesce a reggere il confronto con la taratura degli altri caratteri che, come un coro, incrociano i loro destini.
La rimpatriata del liceo, l’ex fidanzata, il fratello morto sono sottotono a mio parere rispetto al grande segreto con il quale si trovava costretto a vivere.
In parallelo i disastrosi avvenimenti tra Todd, Angela e il Dottor Ian Harris e le vicende del fratellastro Marcos potevano benissimo essere utilizzati come potenziale materiale per un’altra serie. Tuttavia nonostante la pseudo complessità delle vicende che si intersecano con la triade Ann, Lisa e Sean non stonano e catalizzano l’attenzione fino alla fine.
Di una cosa si può esser certi alla fine della visione di questa nuova produzione Netflix: siamo tutti vulnerabili.
Nonostante i muri e le corazze che ci si possono costruire intorno, ci sarà sempre un tallone di Achille. Una volta scoperto, sarà palesemente sotto la luce dei riflettori e alla mercé di tutti.
La serie dal sapore noir è stata accolta positivamente dal pubblico, complice la curiosità insinuata di puntata in puntata e l’eccellente interpretazione della Zellweger, un po’ meno applaudita dalla componente dei critici, tuttavia non si è a conoscenza se ne seguirà una seconda stagione di What/If .
Alessia Aleo