Skip to content
Login
info@culturamente.it
 
CulturaMenteCulturaMente
CulturaMente
La tua Dose Quotidiana di Cultura
  • Spettacoli
  • Cinema
  • Serie tv
  • Musica
  • Arte
  • Libri
  • Società
  • Gastronomia
  • Interviste
  • Redazione
FacebookTwitterRssInstagram
  • Spettacoli
  • Cinema
  • Serie tv
  • Musica
  • Arte
  • Libri
  • Società
  • Gastronomia
  • Interviste
  • Redazione

RAPTURE: la cultura hip-hop come non l’avete mai vista

Apr42018
Rapture -nuove uscite netflix

La musica, strumento di comunicazione universale per eccellenza, ha subito una profonda rivoluzione a partire dagli anni ’70. Nel corso del tempo ha perso la sua veste di mezzo ludico per acquisire una forza comunicativa tale  da “legare” l’artista al fan.

Numerosi sono i suoi generi: l’hip-hop ne fa parte e al contempo se ne discosta. Classificarlo significherebbe spogliarlo della sua essenza: un vero e proprio movimento culturale diffusosi tra gli anni ottanta e novanta in tutto il mondo. È la religione di chi il ghetto l’ha vissuto. Di chi ha deciso di abbattere le trincee e “scendere in strada” con le loro storie, le loro parole e la loro musica. Netflix, consapevole di questa realtà e dell’ascendente che l’hip hop ha sulle generazioni,  ha deciso di produrre Rapture.

La serie tv che vede come protagonisti nomi del calibro di  Nas, ma anche artisti più recenti ma comunque di fama mondiale (T.I. e 2 Chainz) fino alle nuove scoperte come G-Eazy. Otto episodi dove gli artisti si raccontano, anche grazie all’ausilio di parenti e amici, attraverso stralci di vita quotidiana: la lotta per i diritti civili, ricordi sulla loro infanzia, ossessioni, droga, arresto ecc..

“Con il rap si raccontano storie vere, quelle della realtà che ci circonda e per questo non bisogna essere per forza politically correct: l’hip-hop si basa sulla verità e verità vuol dire essere onesti fino in fondo. Con il rap puoi dire quello che vuoi: rap vuol dire libertà e potere!”

Rapture -nuove uscite netflix

 

Forse quest’apertura troppo intima rappresenta, ad avviso di chi scrive, l’unica nota stonata. Troppa ingerenza nella vita privata di questi artisti può rappresentare un rischio. Lo spettatore appassionato di musica vuole “assaporare” la magia del backstage o guardare l’adrenalina e la frenesia  sui volti degli artisti nei minuti che precedono lo spettacolo.

Rapture è più di una semplice serie tv. È un omaggio alla cultura hip-hop. Un genere che ancora oggi continua ad invadere la nostra quotidianità influenzandoci. Un pilastro portante della discografia americana e non solo.

La serie targata Netflix non è semplicemente un prodotto teso a svelare la vita privata di artisti e/o produttori musicali, ma un Manifesto, soprattutto per le nuove generazioni. Un libro aperto su un “patrimonio culturale” che ha segnato la storia della discografia.

Interessante, infine, è la tecnica narrativa particolarmente nuova: non ci sono copioni da seguire o scene da ripetere. Lo spettatore viene catapultato in una realtà cruda e diretta. Qui non c’è privacy, ma desiderio di connessione, di svelarsi al pubblico per quello che si è, senza temere di calare giù  le maschere e mostrare al mondo intero le proprie fragilità, i propri limiti e le proprie paure.

Voto: 7/10

Riccardo Marini

Condividi questo post

Author: Riccardo Marini

Specializzato in music business, web marketing, diritto d’autore e dello spettacolo si occupa di consulenza per artisti e professionisti dell’intrattenimento, e cura lo sviluppo e la gestione di progetti d’impresa in ambito culturale. Attualmente collabora con diverse etichette discografiche (Kate Creative Studio, San Luca Sound) e organizzazioni non profit (EMusic, Merkaba Eventi).

Potrebbero interessarti anche

trump libro
Siria, tensione altissima fra Trump e Putin: la verità nel libro di Wolff
aprile 20, 2018
The Alienist serie tv netflix
“The Alienist” su Netflix: serial killer e profiler nella New York di fine Ottocento
aprile 19, 2018
virginia vallejo
Ancora una volta Pablo Escobar: ecco la versione romantica di Virginia Vallejo
aprile 18, 2018
Ghost Stories Film
Ghost Stories. I fantasmi dell’anima sono gli unici da temere
aprile 18, 2018
camille pissarro opere
Bulbi e piante in fiore non hanno segreti? Qualcuno la pensa come voi. Vero Pissarro?
aprile 17, 2018
Comunicazione e lettori: il giornalismo è pronto?
aprile 16, 2018

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

cancella il moduloPost comment

#SpacciamoCultura su Facebook
TWITTER
  • Una passione diventa lavoro grazie a FIM 2018! https://t.co/zqivOuJOhc #musica #fieradellamusicamilano #fim20182 hours ago
  • Il #rap incontra l’#arte di #Lucamaleonte. Il nuovo album di Lucci https://t.co/OKlLzmPjfC #musica2 hours ago
  • #news Il musicista, produttore e dj svedese Avicii, celebre in tutto il mondo per il brano "Wake… https://t.co/eUPgN3AiSg16 hours ago
  • Ho attraversato gli oceani del tempo per… https://t.co/5r5vrHPqqZ22 hours ago
Attenzione

Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio.

Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, comunicatecelo via email. Saranno immediatamente rimossi.

Partner

Iscriviti alla Newsletter

CulturaMente
COPYRIGHT@2018 CulturaMente | La tua Dose Quotidiana di Cultura