Andiamo alla scoperta della Spagna e del suo patrimonio enogastronomico, fatto di piatti antichi, ereditati duranti i secoli, spesso sconosciuti, ma che rendono questo paese uno dei posti dove assolutamente si mangia e beve meglio al mondo. ¿Vamos?
Pane, olio e pomodoro. In teoria uno spicchio d’aglio e sale a piacere, ma questi essenzialmente sono le basi del salmorejo cordobès, un piatto della tradizione andalusa, tipico di Còrdoba, nell’estremo sud spagnolo, dove il sole impietoso accende una terra generosa, rossa, calda.
Come già anticipato ci troviamo in Andalusia, regione autonoma della Spagna dalla storia e tradizioni millenarie, crocevia di popoli che hanno lasciato in eredità una ricca cultura artistica e gastronomica, rendendola un vero e proprio tesoro protetto dall’UNESCO.
La prima tappa del nostro viaggio tra il patrimonio enogastronomico di questo paese mediterraneo si ferma a Còrdoba, patria indiscussa del salmorejo, una zuppa fredda ideale per rinfrescarsi durante la lunga estate andalusa, dove il caldo non perdona e la siesta è d’obbligo.
In Spagna dite salmorejo e vi risponderanno Còrdoba. Sì, perché nonostante si tratti di un piatto che si può trovare facilmente in tutta la regione, la città moresca ed i suoi abitanti vantano gelosamente la piena potestà di questa ricetta, semplice e squisita.
Replicarla è abbastanza facile, inoltre è un piatto che si presta volentieri a un miliardo di rivisitazioni, anche se l’originale difficilmente può essere battuto.
Ingredienti per 4 persone:
–1 kg di pomodori rossi da sugo
–Pane bianco (possibilmente con poca crosta, preferibile il pane in cassetta)
–1 bicchiere d’olio
–1 o 2 spicchi d’aglio
La preparazione è semplice e veloce. Per prima cosa lessare appena i pomodori, quel tanto che permetta di sbucciarli, successivamente riporli in un mixer insieme al pane ed al resto dei condimenti, infine frullare! Sembra facile vero? In realtà la ricetta è abbastanza insidiosa, perché non esistono delle perfette grammature e generalmente gli spagnoli si basano sui propri gusti ed abitudini personali per ottenere il risultato perfetto. Posso suggerire che la crema deve essere abbastanza vellutata e saporita, perciò non esagerare con il pane e non risparmiarsi con il resto.
La tradizione vuole che il piatto una volta freddato a dovere (ponetelo in frigo per qualche ora) sia decorato con dell’ottimo prosciutto stagionato e un uovo sodo, da porre direttamente sopra la zuppa. Vi potrà sembrare strano, ma vi assicuro che resterete sorpresi, inoltre accompagnato con un buon bicchiere di vino rosso o di cerveza, vi toglierà ogni dubbio. Provare per credere!
¡Que aproveche!
Martina Patrizi