Dal 1905 al 2018: La Primula Rossa di Emma Orczy torna nelle librerie in una nuova edizione curata da Fazi Editore.
Ci sono alcuni romanzi che continuano a essere letti piacevolmente dal pubblico, anche se iniziano ad avere non pochi anni alle spalle. Sono i libri che definiamo “classici“, perché contengono fattori in grado di colpire i lettori indipendentemente dalla loro epoca o nazione. In mezzo ai grandi nomi a cui tutti noi siamo abituati, troviamo anche autori e titoli meno conosciuti, ma altrettanto appassionanti, se si dà loro una possibilità. Tra questi c’è sicuramente Emma Orczy con il suo La Primula Rossa.
Uscito per la prima volta agli inizi del Novecento, il romanzo è il primo di un fortunato ciclo letterario che combina romance, spy stories e avventura. Ha avuto tantissimo successo in Gran Bretagna, mentre in Italia solo recentemente si è assistito alla sua ripubblicazione. L’ultima versione uscita è quella di Fazi Editore.
Ho divorato il libro in pochi giorni durante la settimana passata al mare, tanto da consigliarlo come lettura estiva.
Nonostante si percepisca da subito che sia un libro scritto più di un secolo fa, credo che possa risultare piacevole anche tra altri cent’anni. Questo perché nella sua semplicità (che non è assolutamente da intendere come banalità) è costruito su elementi tradizionali. Abbiamo l’eroe, l’intrigo da svelare, la lotta tra bene e male, il colpo di scena, la storia d’amore, il legame familiare… e abbiamo l’ambientazione storica che aggiunge sempre quel qualcosa in più.
Siamo nel 1792, gli anni del terrore seguiti allo scoppio della Rivoluzione francese. La paura serpeggia per le strade di Parigi. Numerosi aristocratici vengono condotti ogni giorno alla ghigliottina. Accorrerà in loro soccorso un uomo inglese soprannominato “Primula Rossa”, fiore usato come firma. Mentre aumenta il numero di salvataggi, Chavelin, funzionario del governo francese, prepara una trappola per scoprire l’identità della famosa Primula Rossa e porre fine alle sue missioni. Nell’intrigo sarà coinvolta, suo malgrado, anche Lady Blakeney, donna di grande bellezza e intelligenza, nata in Francia e sposata a un grande Lord inglese. Il suo destino si incrocerà con quello della Primula Rossa in maniera del tutto inaspettata.
Non vi sveliamo la vera identità della Primula Rossa, né se riuscirà a sventare il complotto ai suoi danni.
Per saperlo, dovrete andare in libreria e comprare una copia del libro da leggere. Vi ci vorrà davvero poco, soprattutto se amate questo tipo di storie. è un romanzo costruito interamente sull’azione. I personaggi hanno delle caratterizzazioni piuttosto che caratteri veri e propri. C’è l’eroe guidato da una morale molto forte che comprende valori come giustizia, libertà e amore. L’eroina della storia è tanto bella quanto intelligente, con un’emotività molto spiccata che la guida in tutte le sue scelte. L’antagonista è il villan odioso, meschino, pronto a ricorrere a qualsiasi mezzo pur di ottenere ciò che desidera.
Non è un libro da leggere per riflettere. Tutte le problematicità e le contraddizioni che sappiamo aver caratterizzato la Rivoluzione francese sono assenti. Non è complicato parlare di “giusto” e “sbagliato”, come spesso succede nella vita di tutti i giorni.
Questo perché La Primula Rossa risponde a pieno ai canoni del suo genere.
Il suo obiettivo è quello di intrattenere e di regalare ai suoi lettori quel brivido di adrenalina che solo i migliori romanzi polizieschi o d’avventura sanno dare. Siamo di fronte a quelle storie che possiamo vivere solo attraverso le righe scritte e che, nonostante questo, ci servono anche per sperimentare emozioni che sarebbe difficile (e anche distruttivo) provare nella vita reale.
Dal punto di vista stilistico, nonostante siano presenti alcune frasi abbastanza enfatiche e forse anche leggermente esagerate – figlie del periodo in cui sono state scritte -, La Primula Rossa è veramente riuscito. Le situazioni vengono descritte minuziosamente, tanto da permettere al lettore di “vedere” le scene mentre procede con la lettura. Molti sono i dettagli che, però, non appesantiscono ma aiutano a a entrare nella storia.
La Primula Rossa è un testo poco conosciuto, ma che merita non pochi riconoscimenti. Per cui, in questo periodo estivo in cui si cerca qualcosa di leggero da portare sotto l’ombrellone, non potete assolutamente perdervelo.
Federica Crisci