Vi Presento Christopher Robin: una delle storie più amate dai bambini

Will Tilston and Domhnall Gleeson in the film GOODBYE CHRISTOPHER ROBIN. Photo by David Appleby. © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved

Winnie the Pooh la favola per bambini riconosciuta come la più bella in assoluto, nel rapporto tra il suo creatore e chi l’ha ispirato.

Non si può definire Christopher Robin un film per bambini, anche se può essere tranquillamente visto da tutta la famiglia. I temi esistenziali di un uomo si fondono con la fantasia di un bambino in questo film biografico, che narra la storia di A.A. Milne  padre dell’orsetto Winnie the Pooh e della gang del Bosco dei Cento Acri.

Il film diretto da Simon Curtis supera le aspettative, tenue e delicato senza scadere mai nel melenso, mette a nudo l’universo emotivo di un uomo attraversato dalle esperienze della sua epoca. Il film sembra apparentemente semplice ma non lo è. Il gioco di rapporti tra Christopher Robin, o meglio il piccolo Milne e i genitori e, di questi tra loro, si sviluppa nelle diverse sensibilità vissute dai personaggi.

La creatività di uno scrittore minata dall’orrore di una guerra.

Domhnall Gleeson interpreta il percorso interiore del protagonista, che al ritorno dal conflitto bellico lo obbliga a convivere con le tracce profonde del dramma umano che ha attraversato una generazione intera. Un’esperienza che però non tocca la ricca borghesia da cui proviene ed in cui stenta a riconoscersi. Un distacco che non comprende nemmeno la Signora Milne, interpretata dalla bellissima Margot Robbie.

Lo scrittore non sembra più capace di vivere pienamente il suo tempo,  sarà solamente l’innocenza del figlio a ricondurlo sulla strada della realtà. La fantasia dell’infanzia riesce a scalfire il muro della consapevolezza degli orrori umani, attraverso il tempo che i due trascorrono insieme nella foresta di Ashdown.

Winnie the Pooh è il tramite tra i loro mondi, una presenza che si materializza dall’orso di pezza acquistato dalla Signora Milne,  a cui si uniscono piano piano tutti gli altri personaggi della banda. Un’esperienza fantastica quella del bambino, la cosa più bella che possa desiderare con il proprio padre, ma che potrebbe anche trasformarsi nell’esatto contrario.

Le fantasie di un bimbo rese immortali dallo scrittore.

I protagonisti della favola forse più amata di tutti i tempi, tuttora un passaggio obbligato dell’infanzia, scaturiscono lentamente dai dialoghi fantastici dei due. Ci vorrà del tempo però affinché le vicende del piccolo orso di pezza e dei suoi amici, si trasformino in immortali attraverso la penna dello scrittore.

Un successo che si rifletterà nella vita reale del bambino e dei suoi genitori. Gli abbagli della madre per la nascente macchina dello star system non faciliteranno le cose. Un po’ come accade ancora oggi per bimbi modelli, motociclisti o impiegati in altre amenità che servono solo a riempire l’ego dei genitori.

Per fortuna che il piccolo troverà sempre un sicuro riferimento affettivo nella Tata, interpretata egregiamente da Kelly Macdonald. Olive riverserà sul piccolo Milne tutto l’amore di una maternità mai vissuta, dando vita ad un personaggio dolcissimo. Nell’età adulta sarà ancora la guerra l’elemento centrale dei rapporti controversi tra lo scrittore e gli altri due membri della famiglia. Un’assurdità capace di produrre il vuoto emozionale, in cui è possibile riconsiderare e capire le vicende e le scelte di una vita intera.

Un film sobrio e misurato senza inutili esuberanze.

Il film scorre con i giusti tempi e senza intoppi narrativi fino fine. Atmosfere, costumi e dettagli sono misurati e appagano l’occhio degli amanti dell’Old England, mentre la fotografia riesce a rendere al meglio la bellezza della foresta inglesi. Ia pellicola farà il suo esordio nelle sale il 3 gennaio, forse volutamente in coda alle festività natalizie per non rischiare di confonderlo con un “filmone” strappalacrime che, Vi Presento Christopher Robin, assolutamente non è.

Bruno Fulco

Iscritto all’Ordine dei Giornalisti e diplomato presso l’Associazione Italiana Sommelier, da sempre appassionato di enogastronomia come veicolo di scambio e collegamento tra le diverse culture. Viaggiatore entusiasta specie nelle realtà asiatiche e mediorientali. La fotografia completa il bouquet delle passioni irrinunciabili con particolare attenzione al reportage. Ricerca ostinatamente il modo di fondere questi elementi in un unico elemento comunicativo.

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