Più che una commedia romantica, Tramps può essere definito come una vera avventura romantica.
Non cerca certo di ribaltare il mondo o le regole del genere questa opera seconda del giovane regista Adam Leon, ma Tramps, pur aderendo in pieno alla formula di ogni rom-com che si rispetti, mette sul tavolo un po’ più di ingredienti, a cominciare dal sottotesto di avventura criminale in cui si ritrovano i due protagonisti.
Abbiamo uno scambio di valigette al centro dell’azione, ma il tutto è davvero uno dei più tipici MacGuffin per mettere in moto l’incontro e la conoscenza tra il nostro lui e la nostra lei di turno. Inutile negarlo, dopotutto Tramps funziona soprattutto per la bravura e la chimica dei giovani attori Callum Turner e Grace Van Patten.
Il primo, nonostante la stazza, si muove goffamente ed è bravissimo nella parte del dolce ingenuo. La seconda, nel classico ruolo da “star in the making” ruba costantemente la scena con la sua espressione imbronciata ed una capacità naturalissima di catturare la cinepresa. Insieme, appunto, funzionano a meraviglia.
Insomma, Tramps è una divertente, fresca e dolce commedia che scorre via con enorme piacere. Compattissima nei suoi 80 minuti e poco più di durata, ha il dinamismo del nuovo cinema indipendente americano, la verve delle piccole perle romantiche francesi, e la vitalità che solo la frenesia della scintilla romantica può regalare. Ed inoltre il magnetismo delle fughe d’amore o per urgenza di fronte ad un criminale che ti insegue nelle strade assolate e confuse di New York rimane semplicemente unico e irraggiungibile al cinema.
Non finirà certamente tra i migliori film, ma Tramps non punta nemmeno a quello: è un godibilissimo racconto, semplice ma incalzante al tempo stesso, che ci mostra la bellezza della gioventù, e la consapevolezza e l’abusatissimo genere della commedia romantica deve tornare ad osare di più.
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Emanuele D’Aniello