Nexo Digital porta in sala Paolo Conte – Via con me, il film sulla biografia del grande cantautore piemontese il 28-29-30 settembre e in replica dal 15 al 18 Ottobre 2020.
Un’ora e mezza di film passa piacevolmente, tra spezzoni dei live di Conte in molti teatri e i racconti sull’artista, la sua carriera e la vita.
A parlarne davanti la telecamera De Gregori, Mollica, Arbore, Pupi Avati (grande conoscitore di musica jazz), Benigni, Caterina Caselli, Luisa Ranieri, lo stesso Paolo Conte, il fratello Giorgio e altri ancora.
La voce narrante è di un bravissimo attore e suo fan, Luca Zingaretti.
Più che essere una biografia fredda come tante, Paolo Conte – via con me, il film, è una chiacchierata.
Il dialogo avviene direttamente con lo spettatore, che ha per la prima volta una vera occasione di conoscere l’autore con del materiale inedito.
La musica è stata fortunata che questo avvocato di Asti abbia deciso di buttarsi in questo mondo ed essere piuttosto “l’avvocato difensore della sua musica”, che ha cominciato scrivendo la musica per altri.
I più grandi successi composti da Conte e cantati dai più famosi cantanti della musica italiana sono Azzurro, La coppia più bella del mondo, Insieme a te non ci sto più e Messico e Nuvole.
La passione per la musica è stata alimentata dai genitori, che sapevano entrambi suonare il piano. E non è la sola passione di Paolo Conte. Ha cominciato a disegnare e dipingere anni fa vere e proprie opere d’arte moderna e che sono anche state esposte.
Un uomo e un artista unico, e lo si intuisce a primo impatto anche dal racconto della sua biografia Paolo Conte – Via con me, un film di Giorgio Verdelli.
Apparentemente burbero nell’aspetto e nella voce che, allo stesso tempo, è così rassicurante e tenera.
Un piemontese legato alla sua terra e al suo clima, a Parigi e che è rimasto colpito da Napoli e dal suo pubblico. Infatti Peppe Servillo ha chiesto se potessero tradurre in napoletano alcune sue canzoni e se lui volesse ricantarle.
Aperto alle varietà di persone, charmant, scherzoso e grande esperto con le parole.
Paolo Conte è davvero molto abile nel descrivere situazioni e scenari, senza fare mai un uso esagerato e saccente delle parole.
La stessa cosa non si può assolutamente dire di Benigni. Anche negli interventi di questo film ha fatto un priapesco sfoggio della sua dialettica e di citazioni imparate a memoria.
Al contrario, il racconto di tutte le altre persone è sublime.
Ci si perde tra esperienze condivise con Conte, ricordi personali e le sensazioni che arrivano dalla sua musica.
Non pensavo che dietro l’autore di uno dei brani più celebri della musica si celasse una persona come lui.
Neanche immaginavo quanto fosse un tassello importante della musica jazz italiana, che forse dovrebbe essere più considerata.
Nexo Digital torna al cinema dopo mesi di stop portando in sala l’artista che ci ha fatto cantare durante la quarantena. Un collegamento che solo Nexo poteva fare con l’eleganza e la sensibilità che ha e che caratterizzano i suoi.
In questi mesi si è sentita l’assenza del loro contributo nei cinema alla cultura!
Ambra Martino