Volate in un Natale del passato, nell’Ottocento, per sconfigggere un nemico in un compagnia di uno Schiaccianoci!
Fare un film ispirato all’opera di un rinomato compositore, con le musiche di quella stessa opera, non è facile, e il rischio di fare un flop è alto.
Quando mesi fa vidi il primo trailer di Lo schiaccianoci e i quattro Regni ero rimasta un po’ delusa vedendo svariati colori accesi e pochi colori “natalizi”. Dunque ero un po’ scettica all’inizio e se sono andata a vederlo al cinema è stato sia per la curiosità, sia per la mia passione per Tchaikovsky… e non sono mai stata più felice di mettere da parte un pregiudizio!
Ammetto di essere stata un po’ diffidente quando il film è cominciato, poiché ho già visto alcun film e cartoni animati ispirati allo Schiaccianoci (sì, anche quello di Barbie!), ma ben presto mi sono liberata di questi pensieri.
Il film è molto coinvolgente emotivamente.
Vivere il primo Natale senza una persona che amiamo, ancor di più se si condivideva la passione per questa festività, è difficile. Si soffre per la mancanza di questa persona e anche per l’aspetto che assume all’improvviso il Natale: d’un tratto ci sembra vuoto e privo della gioia che era solito portare.
Il merito è stato senza dubbio del cast magnifico e della giovanissima Mackenzie Foy che, a mio parere, ha saputo ben rappresentare le emozioni provate dalla giovane Clara, come la rabbia e il risentimento.
Lo schiaccianoci e i quattro Regni non segue la trama dell’opera originale, ma ha subito una rivisitazione che non sminuisce in alcun modo la bellezza dello schiaccianoci!
Ha invece esaltato la bellezza della danza classica e del balletto, ricordando che possono divertire ed entusiasmare invece che annoiare, come si pensa comunemente.
L’unica piccola pecca per me è stata la morale che ho trovato un po’ banale: si ripete il bisogno di accettarsi e credere in se stessi. È anche vero che è il chiodo su cui batte sempre la Disney in quasi tutti i suoi film, e che è sempre bene ricordare alle persone di avere fiducia in se stesse!
La Walt Disney si è superata con questo film!
Le scenografie e grafica si confondono creando effetti bellissimi, in particolar modo nella scena del balletto dato in onore di Clara.
Il trucco e i costumi sono stati eccezionali e molto creativi. I personaggi avevano i tratti caratteristici dei vecchi giocattoli su di loro, come le gote rosse e i capelli dipinti. Per i costumi hanno preso spunto dai periodi storici in cui sono rappresentate molte fiabe, ad esempio il Medioevo e il Settecento, oltre che quelli del periodo storico in cui si svolge Lo Schiaccianoci.
Mi auguro che ricevano una nomination agli Oscar e che la vincano, perché sarebbe un premio meritatissimo!
Ne Lo Schiaccianoci e i quattro Regni non ho potuto fare a meno di notare un tributo al noto film della Walt Disney “Fantasia”, ad esempio nella posizione elevata del Maestro rispetto all’orchestra.
Al termine del film, i titoli di coda sono accompagnati da una battle tra danza cassica e danza moderna sulle note di Tchaikovsky. È stata talmente bella e coinvolgente che alla fine stavo per applaudire! Poi mi sono ricordata di trovarmi in un cinema e ho scampato la fgura da scema esaltata.
In conclusione: se amate la danza, la musica classica, il Natale e gli effetti di scena, dai costumi alle luci e dalla grafica al trucco, non potete perdere Lo Schiaccianoci e i quattro Regni!
Ambra Martino