Ho strabuzzato gli occhi andando sulla pagina Wikipedia, per prendere le informazioni basilari, di Il Domani Tra di Noi.
Il film è catalogato come una “romance survival adventure film” e non chiedetemi cosa diavolo voglia dire. Non credevo nemmeno potesse esistere qualcosa del genere. Disastro tra le montagne! Sopravvivenza oltre i limiti! Innamoramento tra i due protagonisti! Essenzialmente questo è Il Domani Tra di Noi, un film che, se non ci fossero stati Idris Elba e Kate Winslet davanti alla cinepresa, sarebbe molto probabilmente uscito direttamente per il mercato home video.
Non tutto è da buttare però, sia chiaro. La prima parte, per quanto scolastica, è piuttosto competente. La scena dello schianto è efficace soprattutto nel diventare nauseante. La lotta per resistere e sopravvivere, pur senza raggiungere le vette audaci di Alive, è coinvolgente. Le scene sono girate senza inutili orpelli estetici, andando dritte al punto. E, come sottolineato, i due attori sono magnetici e capaci al punto giusto di convincere lo spettatore ad appassionarsi alla loro vicenda.
Ma che qualcosa andasse storto bisognava già capirlo dalla scrittura dei due personaggi.
Lei è quella che ha qualcosa a cui tornare, lui è quello che non ha più nulla ad aspettarlo. Insieme, i due non hanno una sola sfumatura. Lei è tenace, impegnata, decisa. Lui è senza macchia a senza paura, un chirurgo infantile, una specie di tuttofare perfetto a cui viene data ogni chance per risultare sempre più eroico. Lei è il cuore, lui la testa.
Santo cielo, è difficile trovare due personaggi più insulsi e fastidiosi di questi due. Senza lati grigi, senza il minimo cenno d’esitazione, senza un cedimento verso la crisi e la paura data la situazione. Sempre perfetti, sempre risoluti. E poi c’è il cane. O mio Dio il cane. Non solo dal punto di vista narrativo la sua presenza è assolutamente pretestuosa, ma il suo ruolo è incredibilmente ruffiano verso il grande pubblico.
Quantomeno, nonostante tali enormi problemi che rendono la vicenda piuttosto fastidiosa, il film poteva stare anche in piedi. Il Domani Tra di Noi rimaneva una survival story molto standard, molto poco paurosa, ma dedicata al grande pubblico con una coppia d’attori capaci di bucare lo schermo. Poi sono arrivati gli ultimi 20 minuti. Questa coda terribile, assolutamente non necessaria, trasforma tutte le intenzioni del film. Non solo spariscono accenni a possibili traumi o conseguenze dell’esperienza – anzi, ad un certo punto vediamo delle foto come se fossero le diapositive delle vacanze sulla neve – ma Il Domani Tra di Noi svela la sua natura di polpettone romantico inerme a più non posso. Una coda finale esasperatamente melodrammatica che poteva essere preceduta da qualsiasi avvenimento per far incontrare i due personaggi, non per forza un incidente aereo con annessa situazione estrema tra le montagne, non per forza tirando fuori l’inganno per 90 minuti della survival story.
In sostanza, il film è l’ennesima storiella rosa, un fantasy da libro Harmony che via via perde autenticità ed efficacia.
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Emanuele D’Aniello
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