Gli occhi di Tammy Faye

Gli occhi di Tammy Faye Recensione
© Photo Searchlights Pictures Italia

Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye) è il film d’apertura della Festa del Cinema di Roma 2021, con Jessica Chastain nel ruolo da protagonista.

La storia di due predicatori evangelici, caduti in disgrazia platealmente negli anni ’80, dopo aver costruito un vero e proprio impero sulla fede di milioni e milioni di persone. Un fenomeno poco conosciuto in Italia, ma che negli USA ha fatto davvero tanto scalpore e ancora oggi viene ricordato come uno dei disastri mediatici più eclatanti della storia.

La storia di Tammy Faye

Basato su l’omonimo documentario, il film racconta della stramba vita di Tammy Faye, una donna fervente cristiana e devota a Dio, un po’ sopra le righe. La figura di Tammy Faye (Jessica Chastain) è molto nota negli USA, perché tra gli anni ’70 e ’80 lei e il marito predicatore, Jim Bakker (interpretato da Andrew Garfield), riuscirono a creare il più grande network televisivo a stampo religioso del Paese.

Da noi in Italia quasi sconosciuti, questi due personaggi hanno professato per più di una decade un messaggio di amore, accettazione e prosperità.

Tammy Faye è, inoltre, diventata riconoscibile grazie alle sue ciglia finte, alla sua stravagante voce e al suo desiderio di raggiungere persone di tutte le estrazioni sociali. Tuttavia, non passò molto tempo prima che irregolarità finanziarie, rivali truffaldini e scandali demolirono l’impero che i due avevano faticato a costruire. 

Abbracciando diversi decenni, Gli occhi di Tammy Faye racconta l’ascesa e la caduta della coppia religiosa più famosa d’America, tra patriottismo, scandali, avidità, che tormentano l’animo della protagonista.

Un film non all’altezza di Jessica Chastain

Adattamento dell’omonimo documentario del 2000 diretto da Michael Showalter (The Big Sick) e scritto da Abe Sylvia, il film rimbalza in modo discontinuo attraverso diversi anni nella vita di Tammy Faye e Jim Bakker, partendo dall’inizio della loro relazione, passando per la grande ascesa e il successo, finendo con la distruzione totale del loro impero.

Jessica Chastain e Andrew Garfield in una scena de Gli occi di Tammy Faye. Credits: Searchlights Pictures Italia

Ciò che, però, salta all’occhio è che Gli occhi di Tammy Faye non è allo stesso livello dell’interpretazione di Jessica Chastain, protagonista assoluta nei panni della protagonista, un’attrice che ha dimostrato ancora una volta il suo valore trasformandosi completamente, sia a livello fisico che vocale.

Voce squillante, trucco esagerato e ciglia alla Betty Boop, il personaggio di Tammy Faye viene interpretato brillantemente dalla Chastain, che quest’anno già in Scene da un matrimonio con Oscar Isaac ha riconfermato la sua grande professionalità. Il problema è che la cornice in cui recita non è altrettanto brillante.

Se la scelta di inserire clip reali dell’epoca e la ricostruzione perfetta di alcune interviste dei due personaggi funzionano alla grande, tutto il resto del racconto sfuma in modo confuso e poco interessante. Il lavoro del regista Michael Showalter risulta confuso, la narrazione risulta disordinata, poco attenta, e molti cavilli della storia non vengono approfonditi, lasciando lo spettatore con troppe domande e poche risposte.

Jessica Chastain, una stella che risplende

Meno male che Jessica Chastain risplende anche sotto quintali di trucco, facendo conoscere l’animo di Tammy Faye anche a chi non ne aveva mai sentito parlare, con una delicatezza e una grande prova attoriale da Oscar. Per questo progetto, l’attrice si è preparata meticolosamente, come ha raccontato in conferenza stampa, studiando il personaggio con attenzione e sensibilità.

Ho trascorso anni a visionare le sue riprese e non ho mai visto del mascara che le colava lungo il volto. Tammy Faye era completamente diversa dalla caricatura creata dai media. Era il
ministro ordinato che Jim non fu mai. Predicava l’accettazione e la compassione e credeva realmente in
queste doti: volevamo che le persone lo vedessero nel film. Quando tutti voltarono le spalle alle persone
colpite dall’HIV e dell’AIDS, invitò un pastore gay molto famoso malato di AIDS nel suo programma.
Conduceva i programmi del network Praise The Lord per tutta la durata delle sue giornate e, oltre a questo,
scrisse quattro libri e incise 24 album. Non fu mai pagata per nessuno di questi lavori: tutto il denaro che
guadagnava veniva devoluto alla sua Chiesa

Chissà se verrà nominata agli Oscar come Miglior attrice protagonista, teniamo le dita incrociate! Gli occhi di Tammy Faye, per finire, apre debolmente questa Festa del Cinema di Roma 2021, un film non incisivo che resta nella mente solo per la sua brillante protagonista. La pellicola uscirà prossimamente al cinema distribuito da Searchlight Pictures Italia.

Ilaria Scognamiglio

Appassionata di cinema, social media manager, lettrice accanita.

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