Game Night, vivere o morire (ridendo) con un lancio di dadi

game night

Game Night fa ridere, e molto, lo sapevate?

So che sembra un assunto un po’ ridicolo, essendo Game Night una commedia. Però credetemi, non è così scontato che tutte le commedie facciano ridere, purtroppo. Forse perché la formula della commedia classica è ormai abusatissima, e anche chi è abituato a scriverla dimostra sintomi di stanchezza creativa.

Sembra un film consapevole di ciò Game Night, e allora gioca sporco, ribaltando gli schemi classici. È una action comedy prima di tutto, e ciò permette di mantenere sempre alto il ritmo e l’energia delle situazioni. Ma, soprattutto, di base non è una commedia pura, bensì un thriller deputato a far ridere.

La forza inattesa di Game Night è infatti quella di essere in tutto e per tutto un thriller d’azione. La vicenda è tutta fondata su scambi di persona, inseguimenti, sparatorie, scontri e sangue. Nel serissimo marasma sono inserite le gag comiche e l’interpretazione degli attori totalmente comica. È come se avessero inserito dei personaggi da parodia in un film serissimo, ed incredibilmente il contrasto non solo funziona, ma tiene tutto in piedi.

Non è la commedia del secolo ovviamente, ma siamo oltre gli standard recentissimi del genere.

La coppia di registi e sceneggiatori John Francis Daley e Jonathan Goldstein parte dalla parodia dei giochi di gruppo – le cui citazioni sono nascoste costantemente nella narrazione – e sfrutta l’idea concettualmente e visivamente. I vari colpi di scena infatti vedono il cast corale sempre impegnato in un nuovo livello di difficoltà di una grande caccia al tesoro, mentre dal punto di vista registico le scenografie richiamano in più occasioni i noti giochi da tavolo.

La dose d’intrattenimento offerta da Game Night è dovuta anche al cast. Jason Bateman e Rachel McAdams sono perfetti anche perché la loro relazione non è solo romantica, ma segue le dinamiche delle classiche accoppiate da buddy movie. Jesse Plemons ruba ogni scena in cui è presente, e accentua quel tono di disagio comico assolutamente essenziale per l’ironia grottesca di Game Night.

Una commedia in cui ogni gag ha la sua degna, ed esilarante, conclusione è già un trionfo. Il film può allora passa dal via e ritirare il suo meritato premio.

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Emanuele D’Aniello

Malato di cinema, divoratore di serie tv, aspirante critico cinematografico.

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