Titolo: Die Hard Trappola di Cristallo
Regista: John McTiernan
Sceneggiatura: Jeb Stuart, Steven E. de Souza
Cast Principale: Bruce Willis, Alan Rickman, Bonnie Bedelia, Reginald VelJohnson
Nazione: USA
Anno: 1988
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C’è il Natale, la festa con gli addobbi, il freddo, i maglioni colorati, il cibo a non finire, le canzoncine, i buoni sentimenti, i regali. E poi c’è il Natale, la festa in cui a colpi di mitra si affronta un gruppo di terroristi per salvare ostaggi e riunirsi alla propria famiglia.
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Die Hard Trappola di Cristallo è indubbiamente il film natalizio che non ti aspetti, ma rientra a pieno titolo nella categoria, molto più di altri. Non è solo ambientato durante il Natale, ma è un film che ne racchiude da un lato lo spirito, con l’importanza dello stare insieme durante le feste (il protagonista cerca la moglie e nel frattempo si fa un nuovo amico), e dall’altro lato presenta gli aspetti natalizi meno convenzionali che tutti conosciamo: le scocciature, le noie, gli obblighi, i ritardi, la metafora di dover fare di tutto pur di stare insieme. Certo, con parolacce, morti e proiettili a non finire probabilmente non è il film che si sceglie di vedere la sera della vigilia con tutta la famiglia riunita, ma quando alla fine parte “Let It Snow” capiamo che il genere action è quasi un contorno per quello che è in realtà è un “feel good movie” più lampante di tanti altri.
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E poi, cosa più importante, Die Hard è davvero un film perfetto, un cult istantaneo che meritatamente nel corso del tempo ha creato una influenza culturale nel mondo del cinema e non solo, imitato e amato. Nella sua semplicità strutturale, nel suo setting quasi claustrofobico, Die Hard è l’apice del genere action degli anni ’80, e forse uno dei migliori action di sempre, un film avvincente, in cui non c’è un solo attimo sprecato, in cui la tensione si taglia col coltello (grazie anche alla regia di John McTiernan che rende un universo a sé stante ogni piano del grattacielo Nakatomi) e nonostante questo c’è modo per ridere, fare battute passate alla leggenda, approfondire le dinamiche dei personaggi.
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I personaggi, appunto. John McClane e Hans Gruber sono ormai due figure della cultura pop più grandi e più celebri del film stesso.
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John McClane è un poliziotto comune, anzi, forse ancora meno. In un certo senso è un anti-Bond, perché non è un eroe, non agisce con sicurezza o un piano specifico, è sporco, volgare, sarcastico e troppo istintivo. E’ colui che non ti aspetti di veder trionfare in una situazione di tale pericolo, ma d’altro canto è anche l’unico talmente schizzato da poterla portare a compimento. Ed il personaggio si sposa ovviamente benissimo con l’attore, perché il giovane Bruce Willis nel film ha due qualità che pochissimi hanno mai avuto: la fame di lanciarsi definitivamente nel mondo delle stelle del cinema accompagnata da una ineffabile ma visibile dose di menefreghismo per cui “o la va o la spacca”. E’ incredibile pensare come John McClane e il Bruce Willis del 1988 sia simili e perfettamente compatibili.
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Il protagonista però può essere efficace solo messo contro un grandissimo cattivo. Hans Gruber probabilmente è uno dei vertici del genere action e non solo. Elegante, raffinato, acculturato, sardonico, sommesso ma ironico, glaciale ma rabbioso, pieno di una determinazione senza pari, Gruber è l’opposto preciso di McClane e l’epitome del cattivo che si ama odiare. Ovviamente ciò è possibile grazie alla indimenticabile performance di Alan Rickman, il quale tira fuori tutto il proprio magnetismo e senza mai alzare di un tono l’espressività ruba la scena a tutti.
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Die Hard Trappola di Cristallo è uno dei film più incredibili, esaltanti e godibili che il cinema possa offrire, e continua ad intrattenere il pubblico da quasi 30 anni. Racconta la storia di un uomo normale che fa di tutto per raggiungere la moglie e passare insieme le feste, per farlo si libera dei cattivi ed impara dai proprio errori, stringendo pure amicizia con un uomo che non aveva mai visto prima. C’è quasi uno spirito dickensiano nell’avventura di John McClane, dopotutto stare bene insieme e riuscirci a discapito di tutto e tutti arricchendo la propria vita…….non è esattamente questo il Natale?
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3 buoni motivi per vedere il film:
– Per riscoprire l’apice del genere action negli anni ’80, un’arte ormai perduta dal cinema odierno.
– Per vedere la nascita della stella di Bruce Willis, uno degli attori più famosi al mondo.
– Per il magnetico carisma del compianto Alan Rickman, nella prova che lo ha lanciato.
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Quando vedere il film?
– La sera, durante il periodo delle feste, quando c’è il rischio che qualcuno trasformi in troppo sdolcinato il Natale.
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Emanuele D’Aniello
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