Fan del pianeta Terra scatenatevi: Gli Ultimi Jedi stanno tornando!
Da mercoledì 13 dicembre, infatti, i cinema italiani vedono in sala il secondo capitolo della nuova trilogia di Star Wars, la saga che si svolge “in una galassia lontana lontana”.
Un luogo fatto di navicelle spaziali, poteri corrotti dalla sete spropositata di supremazia, frotte di ribelli che combattono per la libertà. Insieme a loro strane e straordinarie creature aliene, robor e macchine dalla soprendente intelligenza. In quest’ipotetica e fantasiosa realtà, si muovono da anni personaggi e storie che hanno conquistato molte generazioni.
In questo universo governato dall’eterna lotta fra la Forza e il Lato Oscuro, si muove l’episodio VIII intitolato Star Wars – Gli Ultimi Jedi.
Non starò qui a parlarvi della trama. I ‘terrestri’ erano rimasti nell’ansia del finale de Il risveglio della forza, quando la giovane Rey consegnava ad un anziano Mark Hemill (attore che ha interpretato Luke Skywalker nella prima trilogia), la sua spada laser. Ci saranno colpi di scena, come tutti i film della saga stellare; saranno presenti delle star pronte a fare un cameo, come Laura Dern e Benicio Del Toro. Si vedranno battaglie e corse nello spazio profondo, creature e pianeti nati dalla fantasia degli sceneggiatori.
Un amante di Star Wars, saggiamente, potrebbe chiedere: “Cos’ha quindi di nuovo Gli Ultimi Jedi“? Un altro fan come il sottoscritto risponderebbe: “Nulla”
Gli interpreti sono sempre stati grandi e anche qui non è che siano male.
Carrie Fisher nella sua Leia (girata prima della scomparsa dell’attrice) ci mostra gli occhi e gli atteggiamenti di una guerriera sempre più stanca: niente da accepire. Mark Hemill è un po’ come James Van Der Beek: può fare mille cose, ma il mondo lo ricorderà per una sola parte. Lo si rivede nella sua prima veste, quella quindi di Skywalker, invecchiato e inacidito. Non è uno spoiler annunciare che l’attore californiano sarà uno dei protagonisti di questo episodio: è anche presente nel poster…
Daisy Ridley è ancora a suo agio nella parte della giovane Rey, John Boyega si diverte nel ruolo di Finn e Oscar Isaac sguazza nella parte del ribelle Poe.
Gli effetti speciali sono straordinari, non c’è dubbio. In un film come questo è normale vedere effetti da brivido.
Il problema però è che stiamo parlando di Star Wars: ha dei fan esigenti e un universo da rispettare
Molto è stato fatto, molto è stato descritto. È difficile stupire con delle novità un pubblico pretenzioso, senza offendere il passato. Un esempio viene dal neo-nemico. Il Primo Ordine, sia nei film sia nelle sceneggiature, vorrebbe rifarsi all’ormai tramontato Impero di Dart Fener, ma risulta un po’ troppo scontato: è come un bambino che vuole imitare il frarello più grande che ha avuto successo.
La trama, poi, se si capisce qualcosa di Cinema e si conoscono le precedenti pellicole, senza entrare nei dettagli o fare spoiler, è prevedibile. Star Wars aveva una morale, un messaggio: le pellicole della nuova trilogia, compreso Gli Ultimi Jedi, sembrano solo voler riportare al cinema i fan della saga. In questa ultima pellicola c’è un’ironia che cerca di nascondere alcune cose, ma purtroppo si vedono.
Per giudicare dovremmo avere tutte e tre le pellicole: questo è solo il secondo, quindi è un po’ presto per giudicare.
Per ora però, per me, merita solo 2 stelle su 5.
Francesco Fario