Commissario Tronca e Gigi Proietti: “Ora vivete Cultura Capitale”

Alla conferenza stampa del Globe il Commissario Tronca spera nella Cultura per la rinascita di Roma.

Globe Theatre Villa Borghese
Gigi Proietti è, fra le tante, direttore artistico del Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese.
Roma | Oggi 30 maggio 2016 dalle 12.30 alle 13.30 si è svolta al Campidoglio la conferenza stampa per la nuova stagione teatrale del Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese, in programma dal 23 giugno al 9 ottobre con otto spettacoli. Erano presenti Gigi Proietti, il Commissario Tronca e Pierluigi Toti, per conto della Fondazione Silvano Toti. Proietti è riuscito anche quest’anno a far partire la stagione, nonostante le classiche e inspiegabili complicanze burocratiche, ottenendo l’appoggio del Commissario. Quest’anno, con il quattrocentenario dalla morte di Shakespeare, il Globe di Villa Borghese non poteva non riaprire. Con una sincerità sorprendente e affetto nel tono di voce il Commissario Tronca ha ringraziato Proietti per la passione con cui il Maestro ha saputo spiegare e così introdurre al Comune il progetto di quest’anno: “Io fin dal primo incontro ho percepito l’energia con cui mi ha voluto spiegare l’iniziativa. Sono sensazioni che rimangono dentro, scavano.” Si è lanciato in un augurio per Roma, esprimendo il piacere per un Campidoglio tornato ad essere “la casa della Cultura” dell’Urbe: “Roma è un grande palcoscenico. Cultura Capitale va immaginata come un unico palinsesto, dove va in scena la cultura in tutte le piazze, in tutti i luoghi, in tutti i momenti dell’anno.” E poi: “Guai a guardare la Cultura come qualcosa di statico. Roma non lo meriterebbe. Roma deve guardare avanti, sempre.” Così in poche parole il Commissario lascia di nuovo Roma nelle nostre mani, in attesa delle prossime elezioni. Le opere shakespeariane sono per Tronca simbolo di un senso di legalità che riguarda profondamente la Capitale: “la Cultura deve essere la scintilla per fare in modo che le cose si comincino a guardare con uno spirito diverso. Roma deve crescere, non deve fermarsi, non deve più vivere Mafia Capitale. Basta. Ci sono coloro che penseranno a gestire il termine di Mafia Capitale. Ma ora veramente pensate a vivere la Cultura Capitale.
conferenza Globe Villa Borghese
Gigi Proietti, il Commissario Tronca e Pierluigi Toti.
Ma a parte il Commissario e il suo emozionante discorso, la Politica è diversamente interessata alla questione. Ai microfoni della televisione Proietti dice qualcosa che ritorna come domanda esistenziale nella mente degli italiani: quando i politici parlano di investire nella cultura, non spiegano come, né cosa sia cultura per loro. Pierluigi Toti ha ben chiara questa discrepanza e vede nell’impresa l’unica via d’uscita dal ristagno. Quando gli si domanda se, dopo la riduzione del FUS e delle coperture ministeriali ad opera del Ministro Franceschini, lo Spettacolo dal Vivo possa solo contare sui privati, Toti parla di Mecenatismo: “Un modello tra privato e pubblico che possa consentire di far crescere nei vari settori la città ed il paese. […] Sicuramente oggi i mecenati sono indispensabili in determinati settori dove il pubblico non può e non riuscirà mai ad arrivare.” Che un modello di impresa culturale possa essere vincente ce lo insegna il Teatro Quirino e il successo della nuova amministrazione. Che possa essere la soluzione per il salvataggio della rete teatrale italiana, c’è da dubitarne. Lo stesso cast di Re Lear, in scena per questa stagione al Globe, ha vissuto in prima persona le condizioni economiche critiche del teatro quando l’occupazione del Teatro Stabile di Catania, ancora in corso, ne ha bloccato il debutto ad aprile. Non dovevano essere almeno i Teatri Stabili delle oasi felici finanziate dal pubblico? Si vorrebbe sperare nelle belle parole del Commissario Tronca di una Cultura Capitale, ma viene proprio impossibile. Quando poi si omaggia Albertazzi, viene da pensare che se ne sia andato in tempo per non vedere la varietà teatrale italiana spegnersi nell’incuria.
Torniamo a pensieri più ameni. Questa è un’estate speciale. Dopo tredici anni come direttore artistico del Globe di Villa Borghese, Gigi Proietti ha deciso di partecipare al programma per la prima volta da attore con Omaggio a Shakespeare, tratto da Edmund Kean di Raymund FitzSimons, di cui cura adattamento e regia. Sul perché abbia aspettato il quattrocentenario dalla morte del bardo per calcare il palco del Globe, Proietti ha spiegato: “Non volevamo personalizzare troppo il teatro e ci siamo riusciti: il pubblico è affezionato al luogo, non all’uomo.
Presenti in sala erano anche i registi degli spettacoli in programma.
Ad aprire la stagione sarà Lear. La storia, regia di Mariano Rigillo. Come abbiamo precedentemente accennato, lo spettacolo era andato in scena dal 20 aprile al primo maggio di quest’anno al Teatro Stabile di Napoli senza scenografie, dopo che queste erano rimaste bloccate al Teatro Stabile “Occupato” di Catania. Il successo di questo allestimento di fortuna ha portato alla decisione di replicarne l’assetto per il Globe. Solo costumi e dialoghi, insomma, alla maniera shakespeariana, dove centrale è sempre e soltanto l’attore con le sue parole e la sua voce. Lear è previsto dal 23 giugno al 3 luglio, seguito da Omaggio a Shakespeare di Gigi Proietti dall’8 al 17 luglio. Loredana Scaramella dal 22 luglio al 7 agosto introduce invece un Mercante di Venezia adattato a cavallo tra ottocento e novecento, in cui il cuore si fa in merce di scambio, poeticamente e trivialmente. Dopo aver festeggiato la centesima replica, tornerà Sogno di una notte di mezza estate, un classico del Globe, dal 10 al 21 agosto, regia di Riccardo Cavallo. Elena Sbardella metterà in scena la “cronaca sincera di un’ossessione cieca” con Racconto d’inverno, dal 26 agosto all’11 settembre. Continuando, Melania Giglio propone uno spettacolo incentrato sui sonetti del bardo, intitolato appunto Sonetti d’amore, che vedrà i personaggi dei versi shakespeariani prendere il ruolo di veri e propri protagonisti sul palco. Secondo programma, la prima è in cartellone per il 29 agosto; ci saranno repliche stabili dal 5 al 19 settembre e l’ultima occasione sarà il 26. Se i precedenti appuntamenti inizieranno alle ore 21, alle 18 troveremo Romeo e Giulietta con la regia di Proietti dal 16 settembre al 2 ottobre e The Tempest, regia di Chris Pickles, dal 5 al 9 ottobre. Quest’ultimo concluderà la stagione e sarà interamente recitato in lingua originale, in coproduzione con Bedouin Shakespeare Company. Lo spettacolo torna al Globe per la seconda volta e rappresenta una collaborazione di successo tra Abu Dhabi, Londra e Roma.
I biglietti saranno disponibili in esclusiva per tre giorni dal 7 giugno su Ticket One e dal 18 giugno al botteghino del teatro.
 
Gabriele Di Donfrancesco
 
Nato a Roma nel 1995 da famiglia italo-guatemalteca, è un cittadino di questo mondo che studia Lingue e Lettere Straniere alla Sapienza. Si è diplomato al liceo classico Aristofane ed ama la cosa pubblica. Vorrebbe aver letto tutto e aspira un giorno ad essere sintetico. Tra le sue passioni troviamo il riciclo, le belle persone, la buona musica, i viaggi low cost, il teatro d'avanguardia e la coerenza.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui