I sogni sono “lettere inviate a se stessi”

sogni-e-numeri

Quante volte me lo diceva mia nonna: se sogni i numeri segnateli che poi ce li giochiamo a Lotto! E in effetti così ho fatto per alcuni anni della mia adolescenza, vincendo anche qualche discreta sommetta.

Conoscere il significato di sogni e numeri fa indubbiamente parte della nostra tradizione. Chiunque abbia mai frequentato uno psicologo sa perfettamente quanto sia importante capire e conoscere il significato di quello che si sogna. Spesso infatti il nostro inconscio ci parla di notte: tutto quello che durante il giorno viene soffocato dalle abitudini e dalla razionalità, al buio esplode senza tabù.

Il significato dei sogni e dei numeri

Specialmente in momenti particolari della nostra vita, quando siamo sotto stress o stiamo per intraprendere dei grossi cambiamenti, il sogno ci parla per raccontarci quello che ancora non ci siamo detti.

Pensate a tutte quelle volte che avete sogna il vostro ex partner o la persona che vi manca di più al mondo o a tutte quelle volte che avete sognato di morire, volare, strapparvi i denti, picchiare qualcuno: ogni immagine cela un significato nascosto che può dire tanto sui desideri, anche quelli che ancora non conosciamo a livello conscio (o che vogliamo ignorare per paura, ad esempio).

Come diceva Sigmund Freud, infatti, i sogni sono lettere inviate a noi stessi.

Negli anni Cinquanta, uno dei più grandi studiosi del sonno, William Dement scoprì che i sogni si verificano in corrispondenza delle fasi  R.E.M. (Rapid eye movement), caratterizzate proprio dal movimento degli occhi sotto le palpebre: «Ciò che sogniamo accade veramente nei nostri cervelli». Secondo alcuni ricercatori, quindi, il fatto di non ricordare tutti i sogni potrebbe essere un meccanismo di autodifesa, altrimenti rischieremmo di confonderli con la realtà!

Tra sogni e incubi notturni

Il mondo onirico, così insondabile, rimane ricco di curiosità, ondeggiando tra suggestione e timore. Non è un caso che il maestro dell’horror Wes Craven abbia fatto uso degli incubi per creare la figura di Freddy Krueger nel cult Nightmare on Elm Street. Nel famoso film horror, infatti, il serial killer uccide le sue vittime nei sogni, distruggendo per sempre il confine con la realtà e rendendo gli incubi qualcosa da cui è impossibile scappare.

Per fortuna è solo un film, quindi non angosciamoci e pensiamo che nella nostra vita, come riporta Focus,  sogneremo per 6 anni, per un totale 50mila ore. In quei momenti siamo come al seduti al cinema e spettatori delle nostre emozioni.

La scienza non riesce ancora a spiegarsi a cosa serva sognare: alcuni sostengono che sia utile a rafforzare la memoria, per questo i neonati passerebbero il 70% del loro tempo in fase R.E.M (accumulando più informazioni possibili); per altri studiosi invece, sognare è semplicemente essenziale. Fatto sta che questa pratica involontaria, anche se a volte non ci parla proprio chiaramente, è un forte tramite con le nostre emozioni. E per non scomodare nuovamente il signor Freud ci basterà invocare il motto di una più umile ma certamente non meno nota signora: I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor!

Imparare a comprenderli è un passo in avanti verso noi stessi. Parola di Cenerentola!

Alessia Pizzi

Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui