Torino: l’isola felice dei lettori

salone del libro di torino

Con una lunghissima fila ai cancelli ha avuto inizio il Salone del libro di Torino. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 14 maggio sempre al centro congressi Lingotto Fiere.

Chissà se nel 1988 il libraio Angelo Pezzana e l’imprenditore Guido Accornero pensavano che la loro iniziativa sarebbe diventata l’evento più importante nel panorama editoriale. O che il Salone avrebbe dovuto spostarsi, per motivi di spazio, dal complesso fieristico Torino Esposizioni ai padiglioni di Lingotto. O che all’apertura della XXXI edizione, ci sarebbe stata una lunga coda di gente davanti ai cancelli della fiera.

Io ero tra quelle persone.

Sono rimasta piacevolmente colpita da tutta quella affluenza (si parla di 20 mila persone solo per il primo giorno!). L’Italia è il paese dove ci sono tanti scrittori, ma pochi lettori, eppure eventi di questo genere (come Più libri, più liberi) raccolgono sempre molto consenso che fa ben sperare per il futuro. I partecipanti appartengono a tutte le fasce d’età. Ci sono bambini delle elementari, adolescenti, studenti universitari, adulti, over 60, professionisti… un pubblico davvero eterogeneo.

Una gran bell’inizio per il Salone internazionale del libro!

Appena entrata ho passato gran parte della mattinata a curiosare tra i libri esposti. L’impressione è che lo spazio sia enorme, curato e ben organizzato. Alcuni stand sono visivamente molto accattivanti. Intrigante l’idea della casa editrice Il Saggiatore di creare un percorso a spirale in cui il visitatore partecipa a un piccolo gioco, scegliendo di volta in volta tra due titoli del loro catalogo. Alla fine del giro, a seconda delle risposte date emergono due aspetti del suo carattere (uno razionale e uno emotivo) e gli editori gli indicano due libri che meglio si adattano a quelle caratteristiche.

Il simbolo di questa nuova edizione è sicuramente lei: l’isola dei lettori.

La colonna piena di libri di ogni genere con il pavimento e il soffitto fatto da specchi è lo sfondo adatto per le foto ricordo, ma anche per sedersi a leggere, magari un nuovo acquisto. Molto belli anche gli spazi del caffè letterario (nel padiglione 4, una delle novità di questa edizione) e del circolo dei lettori.

salone del libro di torino

Come tutti i grandi festival internazionali, anche il Salone del libro propone un fitto calendario di conferenze e di incontri con gli autori. E proprio come tutti i grandi festival, è necessario fare una scelta di cosa seguire poiché è fisicamente impossibile partecipare a tutti (vedi anche il Festival internazionale del giornalismo di Perugia). La mia attenzione è stata catturata da una serie di eventi che prendono il nome di “Educare alla lettura”, presenti durante tutte le giornate del Salone. Alcuni sono presentazioni di libri, altri tavole rotonde, ma tutti sono accomunati dalla volontà di raccontare il perché la lettura sia importante per l’essere umano. Leggere è un’esperienza formativa ed è importante che se ne capiscano le ragioni di modo da riuscire a incrementare il numero di lettori forti del nostro paese.

Ho partecipato all’affollatissimo incontro con Alessandro D’Avenia.

Come sempre, il professore incanta studenti e adulti con la sua grande capacità retorica. Nonostante il suo discorso sia ricco di riferimenti letterari e riflessioni filosofiche, il messaggio arriva sempre in maniera chiara ed emozionante. D’Avenia ha parlato della storia d’amore per eccellenza, quella che nel suo sviluppo rivela la vera essenza dell’amore: Orfeo e Euridice. Poco dopo, ho assistito alla presentazione del libro Superficie di Diego De Silva, con Luciana Littizzetto moderatrice. Un incontro simpatico in cui si è affrontato il tema dei luoghi comuni (argomento del libro) e di come essi rischiano di impoverire il linguaggio e, di conseguenza, il pensiero.

Sono stata molto colpita dall’iniziativa organizzata per festeggiare i 20 dall’uscita italiana di Harry Potter e la pietra filosofale. Dal 10 al 12 maggio ci sarà una lettura live del libro e saranno i visitatori del Salone a farlo. Per chi come me è cresciuto leggendo la saga della Rowling è sicuramente un momento emozionante, sedersi e ascoltare quelle parole.

salone del libro di torino

Passeggiare per il Salone del libro di Torino è indubbiamente una dose quotidiana bella intensa di cultura. Altamente raccomandata da chi spaccia cultura!

Federica Crisci

Sono laureata Lettere Moderne perché amo la letteratura e la sua capacità di parlare all'essere umano. Sono una docente di scuole superiori e una SEO Copy Writer. Amo raccontare storie e per questo mi piace cimentarmi nella scrittura. Frequento corsi di teatro perché mi piace esplorare le emozioni e provare a comprendere nuovi punti di vista. Mi piace molto il cinema, le serie tv, mangiare in buona compagnia e tante altre cose. Passerei volentieri la vita viaggiando in compagnia di un terranova.

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui