La sedicesima edizione di Più Libri più Liberi si è trasferita nel nuovo centro congressuale progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas.
La Nuvola, con la sua vastità, ha lasciato molto più spazio agli editori, ma anche ai visitatori.
Lo confermano i numeri, visto che la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), ha registrato presenze da record nei suoi 5 giorni di attività. Sono state oltre 100 mila le persone che hanno deciso di dedicare il weekend al mondo dei libri, scoprendo i nuovi cataloghi e partecipando ai 550 appuntamenti (quasi tutti esauriti) della kermesse.
La passione per la lettura e per la carta c’è e persiste. Un messaggio importante per tutti gli editori indipendenti (in crescita del +6%) che ogni anno lottano per andare avanti. Se gli acquisti sono andati bene per gli editori (a giudicare dalle folle attorno agli stand), non resta che domandarsi come si siano trovati i visitatori.
L’effetto Nuvola
Mentre camminavo fuori, oltre a vedere le infinite file all’entrata, ho sentito una signora affermare di essere venuta solo per vedere il nuovo centro, perché c’è sempre troppa calca. Ed è vero: nonostante l’immensità della Nuvola, i punti di ristoro non sono stati in grado di smaltire velocemente tutte le persone presenti, anche perché, a differenza dell’anno scorso, il biglietto non consentiva di entrare e uscire a piacimento, magari per mangiare altrove.
Altra pecca è stata la totale assenza di panchine al piano inferiore. Un accortezza che non doveva mancare data la grande presenza di bambini (e dato che lo spazio c’era!).
Nonostante ciò, la fiera resta un punto di riferimento da molti punti di vista. Consente ai lettori, ma anche ai giornalisti, non solo di scoprire le novità, ma anche di poter avere un contatto diretto con l’editore, garantendo uno scambio umano che può fruttare molto, attraverso la costruzione di un vero e proprio rapporto di fiducia.
Un esempio? L’immancabile Zerocalcare, che è stato seduto a sfornare vignette per ore. Sono questi piccoli gesti che rendono editori, autori e lettori una cosa sola durante questo genere di eventi.
Noi della redazione siamo andati in gruppo alla fiera per acquistare libri (e consigliarvi al meglio), ma soprattutto per poter ringraziare di persona tutti gli editori che ci spediscono i loro libri.
Quindi ai nostri occhi Più libri più Liberi si consacra come un appuntamento fondamentale per alimentare una rete di forte scambio culturale. Per noi giornalisti (chiaramente librofili) è un onore far parte di questo circolo virtuoso.
Alessia Pizzi