Un podcast interessante, tutto al femminile, inventato dalle Mis(S)conosciute che abbiamo avuto il piacere di intervistare.
Tre ragazze, tre amiche unite da una passione comune: la letteratura e le donne. Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio sono tre amiche che, dopo un interessante corso di formazione sui podcast, hanno deciso di crearne uno tutto loro ovvero Mis(S)conosciute, parlando di un argomento che non sempre viene affrontato.
Il loro podcast, che al momento è online con tre puntate, racconta di scrittrici lette ma non troppo, appunto sconosciute o meglio conosciute da un pubblico di nicchia. Il loro obiettivo è, infatti, diffondere le idee di queste autrici e intellettuali a un pubblico più vasto, per rendere onore alle loro opere e all’importanza di ciò che hanno raccontato.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Giulia, Maria Lucia e Silvia ed ecco cosa ci hanno raccontato.
Poetesse famose dell’antichità, oggi dimenticate, tra pregiudizi e verità
Come avete pensato di creare un podcast? Da dove è nato tutto?
Siamo accanite ascoltatrici di podcast. Il mezzo ci incuriosiva molto, ci sembrava (e ci sembra tuttora) ancora poco esplorato, almeno in Italia. Quando poi è arrivato il momento di concretizzare – a febbraio del 2019 ci siamo iscritte a un workshop di podcast con Simone Pieranni presso il Centro di Giornalismo Permanente e già durante il primo incontro dovevamo decidere su cosa farlo, come strutturarlo – ci siamo dette: che cosa amiamo fare di più in assoluto? Leggere. Ecco.
Perché avete deciso di parlare di queste autrici semi sconosciute?
Delle autrici conosciute parlano voci ben più famose delle nostre. Volevamo dare al podcast un’impronta anche un po’ “divulgativa” e poi, diciamoci la verità: sempre a causa del corso dovevamo completare in fretta almeno due script, e per farlo ci siamo affidate a scrittrici che almeno per noi invece sono conosciutissime, perché ci abbiamo scritto sopra delle tesi di laurea (Silvia su Ahdaf Soueif, Giulia su Sarah Kane. Maria Lucia si è laureata sulle laude dugentesche ed era fuori tempo massimo).
Quanto è importante secondo voi la conoscenza delle loro teorie e opere?
Noi impieghiamo ere geologiche per scrivere una puntata perché – al di là delle incombenze lavorative e personali – abbiamo scelto di raccontare le autrici in uno stile che richiami quello in cui loro stesse scrivono, per cui dobbiamo praticamente “immergerci” nelle loro opere e nelle loro parole. Dopodiché, in senso più generale, pensiamo che le donne, anche nella storia della letteratura, siano rimaste sempre “un passo indietro”: raccontandole vorremmo far capire che nel Novecento non c’è stato un unico punto di vista.
Secondo voi quale sarà il futuro dei podcast in Italia?
In Italia riguardo al podcasting le idee sono molto confuse. C’è un buon margine di miglioramento. Ovviamente è in crescita perché è un format snello, non necessita di grandi finanziamenti né di grandi mezzi di produzione – con un buon microfono e qualche accorgimento si può registrare nell’armadio di casa, come d’altra parte facciamo noi – e anche la sua fruizione è più semplice, anche solo perché bastano meno gigabyte sul cellulare!
Qual è il futuro del vostro progetto? Che obiettivi vi siete poste?
Già riuscire a non abbandonarlo sarebbe un grandissimo successo! Scherzi a parte, purtroppo è una cosa che facciamo con grandissima passione, ma nei ritagli di tempo. Vogliamo cercare di fare un buon prodotto, magari riuscendo a migliorarlo un po’ ogni volta. Ma non ci arrenderemo: le autrici da raccontare sono tantissime, è un format potenzialmente eterno!
Se vi è venuta voglia di ascoltare il loro podcast, seguite le Mis(S)conosciute su Instagram e Facebook per restare sempre aggiornati.
Ilaria Scognamiglio
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