Martedì 12 Marzo, torna su Rai, il programma culturale Meraviglie – La penisola dei tesori di Alberto Angela.
Meraviglie – La penisola dei tesori, il programma di Alberto Angela che ha riuniuto moltissimi consensi nella scorsa stagione, torna anche quest’anno con 4 puntate dedicate ai patrimoni dell’Unesco.
La costiera amalfitana, Roma, Mantova, Urbino, Napoli, Lecce… questi alcuni dei luoghi che verranno raccontati. Le puntate (rispettivamente 12 e 19 Marzo e 2 e 9 Aprile) racconteranno nel totale 12 luoghi della penisola considerati patrimonio dell’umanità.
Al pari degli altri programmi televisivi a carattere culturale promossi da Angela figlio, Meraviglie ha riscosso un interesse e una partecipazione del pubblico tale da pensare subito ad una seconda edizione.
Ma perché nell’era dei reality show, un programma culturale riscontra tanto successo?
Possibile che Meraviglie svegli l’orgoglio patrio, mentre facciamo zapping tra Uomini e Donne e Alta Infedeltà? Tra le mille contradditorietà di questo nostro Paese, si insinua anche questo inspiegabile interesse per la cultura e l’arte.
Ad Alberto Angela, così come a suo padre Piero, dobbiamo riconoscere un grandissimo dono, ovvero quello di riuscire a esprire concetti estremamente complessi con una semplicità tale per cui tutto diventa comprensibile anche per un non “addetto ai lavori”.
Mettiamo per un momento da parte l’indiscusso fascino del presentatore.
Alberto Angela porta all’attenzione delle classi medie la grandiosità del Colosseo con la stessa semplicità con cui viene proclamato il vincitore di Amici e spiega fenomeni complessi come l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C con la stessa chiarezza con cui alla Prova del cuoco preparano la maionese.
Il dono degli Angela è quello di saper raccontare qualsiasi argomento di carattere scientifico-culturale, come se fosse la favola della buonanotte. Ti fa sentire protetto, ti scalda il cuore e ti lascia addormentare con il sorriso sulle labbra.
Dopo il successo di Passaggio a Nord-Ovest e di Ulisse, Meraviglie segna definitivamente il successo del concetto di “cultura” degli Angela. Una cultura alta, come quella della tradizione italiana, che però deve riuscire a scendere dagli scranni ammademici delle università, per dischiudersi e lasciarsi comprendere anche da chi, nella vita, si occupa di altro.
“Il mio falegname, con 30.000 Lire, me la fa meglio” cit.
In un periodo storico in cui si è imposta la convinzione sociale del “ho un cugino che…” e dell’orgoglio della “università della vita“, l’ammirazione e l’interesse per programmi culturali semplici e approfonditi, dotti e comprensibili, sono un barlume di speranza. Lo scollamento gramsciano tra massa e ceto intellettuale sembra aver raggiunto un punto di massima rottura, ma forse non tutto è perduto. L’ammirazione verso uno “studioso” si accompagna di pari passo con l’umiltà della condivisione del sapere da parte di chi lo espone.
Con Meraviglie, Alberto Angela vuole sollecitare la consapevolezza nazionale verso la grandezza artistica e paesaggistica della nostra penisola. Attenzione però a non confondere tale invito all’orgoglio patrio e nazionalistico. La comprensione e la conoscenza devono conferire strumenti di analisi e di ragionamento utili nella realtà. Ponendosi completamente al di fuori del dibattito politico in temi di istruzione e beni culturali, la “mossa” del team di Meraviglie è quella di lavorare con una goccia che scava la roccia. Combattere la prigione dell’ignoranza, scavando con un piccolo cucchiaio. Conoscere è il primo passo per essere liberi.
Va ovviamente aggiunto che non deve essere questa l’unica strada percorribile. Per quanto possiamo riconoscere un indubbio merito agli Angela, non possiamo ritenere che tutto ciò sia sufficiente. Tuttavia, tutto il clamore e l’interesse suscitati, potrebbero costituire un spunto di partenza per una riflessione più ampia.
Intanto che aspettiamo il migliore dei mondi possibili, possiamo addivanarci e prepararci a partire insieme per le Meraviglie d’Italia!
Vi lasciamo qui con il commento alla prima puntata:
Tutti pazzi per Alberto Angela: Le Meraviglie non deludono mai!
e con il commento alla seconda:
Meraviglie e altri rimedi: tutti in viaggio con Alberto Angela
Serena Vissani