Siamo ormai arrivati praticamente agli sgoccioli…Manca davvero poco all’attesissima finale dell’edizione numero 10 di MasterChef. Un’edizione, come abbiamo già ribadito a più riprese, molto sfidante: intrattenere ed incuriosire nel periodo assediato e dilaniato dalla pandemia. Un’edizione che ha convinto e che tiene alta l’attenzione.
La puntata del 25 febbraio si apre all’insegna della malinconia e degli affetti.
La Mistery Box che si trovano davanti Francesco “Aquila”, Azzurra, Federica, Monir, Irene ed Antonio, gli aspiranti Chef rimasti in gara, cela sapori e ricordi di casa.
Ciascuno ha ricevuto da un proprio familiare un particolare oggetto con un valore simbolico: Antonio ha ricevuto dal padre (ps. ma quanto si assomigliano?) una lenza, la pesca è una passione che hanno entrambi. Irene ha ricevuto una maglietta con un logo disegnato da lei, da parte di suo padre. Monir ha ricevuto una foto ed una lettera di sua madre. Federica, un libro sempre da parte della madre. Infine Azzurra, ha ricevuto una macchina fotografica che i suoi genitori le hanno regalato, considerata la sua passione per la fotografia. A seguire, a sorpresa, i familiari hanno dovuto portare un loro ingrediente a scelta, da aggiungere alla spesa fatta dagli aspiranti Chef. Per Federica, la quaglia. Per Monir, i fagioli. Per Irene, i ceci. Per Azzurra, le vongole. Per Antonio, le cozze. Per Aquila, la patata.
Irene ha stra vinto questa Mistery, pur non amando i volatili e la selvaggina più in generale, è riuscita ad esaltare il piccione, protagonista del suo piatto. Quest’ultimo ha voluto rappresentare l’essenza del padre. Mentre Irene si rispecchia nella salsa di ceci.
L’ospite d’eccezione dell’Invention Test è Riccardo Canella, sous Chef del Noma di Copenaghen. Praticamente il Gotha della cucina internazionale contemporanea. Riccardo Canella è anche il massimo esperto di Ricerca e Sviluppo in ambito culinario.
Irene, vincitrice della Mistery, ci ha fatto scoprire, grazie alla presenza di Canella, ben 12 ingredienti che rappresentano il futuro della cucina internazionale. Tra questi: garum di ostriche, garum di calamaro, olio di rosa, formiche…Giusto per citarne alcuni! Nomi che fino a ieri, personalmente, non conoscevo minimamente…Ad eccezione ovviamente delle formiche, ma ne avrei fatto volentieri a meno (vederle presentate come ingrediente principale di un piatto, non è stato proprio piacevole! Ma degustibus…).
Il migliore dell’Invention Test, indovinate chi è stato? Irene! Ad uscire, invece, Federica. Antonio si è salvato per il rotto della cuffia.
Per la prova in esterna, la location è da brividi: il Mudec di Milano, centro nevralgico della città lombarda in cui sono rappresentate tutte le culture del mondo. Lo Chef è Enrico Bartolini con ben 8 stelle Michelin. Bartolini è stato capace di riportare le 3 stelle Michelin nella città milanese, dopo ben 25 anni. Solo una parola regna sovrana: perfezione. I piatti sono di una difficoltà inaudita, la semplicità non è di casa. Lo stesso Chef Cannavacciuolo ci ha tenuto a precisare che sono sempre e comunque piatti “semplici” ma di una cucina con 3 stelle Michelin.
Il vincitore di questa prova, va di diritto alla finale. Irene è quella che ha replicato in modo assolutamente perfetto il piatto dello Chef Bartolini: un dessert dai sapori di arancia, con una presentazione raffigurante un albero ed i suoi rami da far venire i brividi. E’ “triplete” per Irene!
A lasciare per sempre la cucina di MasterChef, Azzurra. Alla domanda “chi vince secondo te?”, risponde “lo dirò direttamente al vincitore!”.
Insomma…Tutti già pronti per vedere l’attesissima finale prevista per il prossimo giovedì. Stay tuned!
Maria Serena Cospito
Immagini fornite da Sky