Si alza il sipario della 36° edizione del Festival MiX, Il “Festival del Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer” nella suggestiva location del Piccolo Teatro Strehler.
“Uno dei sette teatri Nazionali che ha sempre raccontato, attraverso la cinematografia e l’arte teatrale, delle libertà di ciascuno”
Queste le parole dell’assessore Tommaso Sacchi durante i consueti saluti istituzionali.
Da oltre 35 anni, il “MiX Festival di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer” è il festival del cinema di riferimento della comunità gay, lesbica, trans e queer in Italia e nel mondo. Ogni anno, nelle sale di Milano, vengono portate le migliori produzioni della cinematografia indipendente a tematica LGBTQ+.
Tre giornate, oltre cinquanta proiezioni, eventi collaterali, musica, arte, danza e performance si alterneranno sui palchi milanesi.
E anche questa l’edizione è doppia: il Festival torna in presenza dal 16 al 19 giugno ma offrirà anche titoli in streaming on demand disponibili in tutta Italia.
La Storia del MiX Festival
È dal 1986, anno della fondazione che il Festival, pur non perdendo le sue origini relative all’impegno politico e al radicamento territoriale, ha attraversato l’identità che l’intera comunità LGBTQIA+ ha percorso negli ultimi decenni.
Nato come rassegna di cinema promossa da CIG Arcigay Milano, Altro Martedì, Babilonia e A.S.A., già dalla prima edizione proponeva una manifestazione culturale trasversale che, oltre a puntare i riflettori sul cinema indipendente, raccoglieva rivendicazioni e affermazione dell’intera comunità LGBTQ+ anticipando tendenze e percorrendo la strada del riscatto sociale e politico.
Nel 1993 diventa così il “Festival del Cinema Gay e Lesbico” di Milano fino ad arrivare alla sua prima edizione al Piccolo Teatro Strehler di Milano nel 2005 rientrando nei festival internazionali di New York, Copehaghen, San Pauolo e Città del Messico.
Un network questo dedicato alla ricerca sul linguaggio cinematografico tramite spazi dedicati alle realtà emergenti restituendo riflessioni, costruzioni di socialità e interconnessione con le persone.
Solo nel 2012 il Festival gode di organizzazione propria scogliendosi da CIG Arcigay Milano e dando vita all’Associazione Culturale MiX Milano APS.
Le case del festival
A testimonianza del crescere e dell’espandersi del Festival, il percorso l’ha portato alla prestigiosa sede del Piccolo Teatro Strehler e Piccolo Teatro Studio Melato fino a raggiungere chiunque, dal 2020, con la sua prima visione digitale.
Quest’anno nuove case accoglieranno il Festival come il CAM Garibaldi e la Casa degli Artisti.

Back To Love
Lo slogan di quest’anno, spiegano i direttori artistici Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma è un’esortazione a riappropriarci di quello a cui siamo stati costretti a rinunciare in questi ultimi anni.
L’amore.
È intersezione artistica, politica che non solo mette in discussione le sempre attuali e attive dinamiche del potere eteropatriarcale ma ne garantisce un “new differente”.
Il Festival infatti, già da alcuni anni ha intrapreso un percorso intersezionale per dare il suo contributo a questo tipo di opportunità.
Ad aprire la prima serata del Festival è stato Marco Cristoferi, in arte Kira, artista e perfomer che ha incantato tutti con la sua esibizione restituendoci la bellezza della diversità con la testimonianza della sua esperienza lavorativa.
Ma ancora, Matteo Fallica che con il suo monologo leggero, divertente, ironico e delicato ha tenuto incollati gli spettatori raccontando le sue “esperienze su Grinder”.
Queen of Accademy
Premiata a gran voce Luciana Littizzetto come “Queen of academy”, assente per aver contratto il Covid “dopo aver limonato il ministro Speranza, dice lei” ma comunque collegata tramite piattaforma streaming.
Il ringraziamento che condivide con il pubblico va alla società civile che ritiene molto più avanti di quella politica e auspica la nascita di nuovi percorsi di educazione sentimentale in tutte le scuole di ordine e grado promuovendo la bellezza della diversità come valore aggiunto.
Il Festival MiX inaugura così la Pride Week di Milano e si inserisce nella programmazione del Pride Month.
Un mese ricco di eventi che potrete trovare sulla pagina ufficiale del Milano Pride.
Se avete voglia di viaggiare e non sapete a quale Pride partecipare quest’anno, l’anno scorso vi consigliavo i cinque Pride più belli in Europa.
Milano è stata ufficialmente proclamata Zona di Libertà per le persone LGBTQ+, in risposta alle Free LGBT Zones polacche e ungheresi ed è diventata anche la prima città italiana ad avere un Registro di Genere dedicato ai cittadini transgender, non conformi e non binari.
La cultura, l’arte, la storia, il cinema sono tutti atti di ribellione verso un paese più libero e tutelante dei diritti delle persone. Il Festival MiX ne è una prova concreta.
Francesca Sorge
Le immagini contenute nell’articolo sono a cura di Emanuela Sorridi per CulturaMente.