Il cielo sopra Berlino: viaggio nella capitale tedesca

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Berlino è una città risorta dalle ceneri.

È stata interamente distrutta nella seconda guerra mondiale, è stata divisa in due parti separate dal celeberrimo muro e, in un giorno come tanti, nel 1989, è tornata ad essere la capitale di una Germania unita.

Camminando per le strade di Berlino si ha la netta impressione di essere in un posto che, per quanto guardi avanti al futuro, non può fare a meno di sentire il peso del proprio passato. Tutto intorno a voi vi comunicherà avanguardia, modernità, ricerca di novità, ma sempre con un occhio alla drammatica storia del secolo scorso legata prima al nazismo e poi alla divisione della nazione tedesca.

Con queste premesse possiamo immaginare quanto Berlino possa essere letteralmente stupefacente in termini di architettura, storia, arte, cultura e atmosfere.

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PER COMINCIARE…

Berlino è servita da due aeroporti: Tegel che si trova a 8 km dal centro della città ed è servito dalle principali compagnie europee e Shönefeld dove arrivano le compagnie low cost. Che atterriate nel primo o nel secondo sarà facilissimo raggiungere Berlino: a Tegel troverete diverse linee di autobus, tra cui la TXL Jet Express Bus che vi condurrà in Alexanderplatz; a Shonefeld, oltre agli autobus, avrete a disposizione sia la rete ferroviaria regionale che la S-bahn, il treno urbano di superficie.

MUSEI

Se visitare i musei è la vostra passione, dovete fare una passeggiata sull’isola della Sprea. Potete comodamente raggiungerla a piedi partendo da Alexanderplatz e passando davanti  al Berliner Dom. Troverete ben cinque strutture (dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO) che raccolgono opere provenienti da periodi storici molto diversi. Vi consigliamo di non perderne due: il Neues Museum e il Pergamonmuseums. Nel primo potrete ammirare il famoso busto di Nefertiti e alcuni oggetti identificati come il tesoro di Priamo di Troia. Nel secondo resterete affascinati dalla ricostruzione a dimensione naturale di alcuni monumenti antichi, come l’altare di Zeus di Pergamo, la porta del mercato di Mileto, la porta di Ishtar

Se invece siete appassionati di storia del Novecento, visitate il Museo ebraico o quello di Checkpoint Charlie. Vi consigliamo di passare un po’ di tempo al monumento alla memoria delle vittime dell’Olocausto di Peter Eisenmanntra, poco distanti dalla Porta di Brandeburgo. Passeggiare tra quei blocchi di cemento può un’esperienza molto intima e difficile da raccontare. Va provata sulla propria pelle per capirla.

Cosa visitare a BerlinoCINEMA

Nella capitale tedesca si svolge uno dei festival di cinema più importanti a livello internazionale: la Berlinale. Se siete amanti della settima arte potreste prendere in considerazione l’idea di visitare Berlino nel mese di febbraio.

Se invece siete troppo spaventati dal freddo invernale potete comunque prevedere un tour per i luoghi della città immortalati nelle pellicole che hanno reso celebre Berlino.

Il primo film che ci viene in mente è “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. Tra le varie location del film c’è la colonna al centro del Tiergarten. Qui Bruno Ganz in veste di angelo si andava a posare per osservare dall’alto la città ancora divisa.

Un altro grande cult è “Christiane F. Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino“, il film che racconta le vicende di una giovane eroinomane e che è stato girato sui binari della U9 riprendendo i tossicodipendenti e le prostitute presenti nella stazione ferroviaria di Zoologischer Garten.

Se amate Quentin Tarantino fate una sosta al Café Einstein, sulla Kurfürstenstraße. È qui che Shosanna Dreyfus incontra Goebbels, nel film “Bastardi senza gloria”.

Se tutto questo non vi basta, andate a Postdamer Platz, entrate nel Sony Center e lì troverete il Museo del Cinema dove ripercorrerete le tappe fondamentali della storia del cinema tedesco. Troverete un’interessante sezione dedicata a “Metropolis” e “Il gabinetto del dottor Caligari”, film muti noti in tutto il mondo, e una alle pellicole di propaganda nazista (tra cui spicca il nome di una delle prime grandi registe a livello mondiale, Leni Riefensthal).

LUOGHI DELLA MUSICA

Notoriamente Berlino è considerata la capitale europea della musica elettronica, ma non dobbiamo dimenticare che la città è ricca di un passato rock.

Berlino è sempre stata infatti il luogo della controcultura giovanile, della sperimentazione e delle nuove tendenze. Non a caso la capitale tedesca è anche la città dove moltissimi artisti hanno trovato ispirazione.

Non possiamo non citare David Bowie, che, nel suo periodo berlinese, ha dato vita alla trilogia “Heroes”, “Low”, “Lodger”. Gli Hansa Studios, dove il duca passava le sue giornate a registrare, sono considerati un tempio del rock. Gli Hansa si trovavano a pochi metri dal filo spinato: poteva capitare che le guardie dell’est spiassero all’interno con i loro binocoli e che i musicisti rispondessero accecandole con la luce delle lampade da tavolo. La presenza del muro, vicino agli Hansa, entra prepotentemente in “Heroes”:

I can remember/ Standing by the wall/ and the guns, shot above our heads.

Questi studi di registrazione sono stati il teatro anche di altri artisti: Iggy Pop ha inciso “Lust for Life” e Nick Cave “Your funeral my Trial”. Visitateli!

Passate poi una serata a Kreuzberg all’SO36, Oranienstrasse 190, lo storico locale di Berlino dove Iggy Pop e David Bowie andavano a intrattenersi. Oggi, oltre ai concerti, si possono trovare serate molto particolari come i Bad Taste party, le nostalgiche anni 80-90 e le serate punk del lunedì.

E a proposito di questo genere, se siete dei fan, non potrete perdere il Ramones Museum, il più grande museo dedicato alla band newyorkese, dove sono esposte le foto d’infanzia dei musicisti, materiale che documenta i loro primi passi nel mondo della musica, t-shirt dei concerti.

RISTORANTI E CUCINA

Le specialità della cucina berlinese sono la Pellkartofell, ovvero la patata prussiana; l’ Eisbein mit Erbspuree und Sauerkraut (lo stinco di maiale con purea di piselli e crauti); lo Schlachtplatte, un piatto composto da sanguinaccio, salsiccia di fegato e carne di maiale; le Kasseler Rippenspeer, costine di maiale affumicate e le Dille, le aringhe marinate all’aneto. 

Noi però vi consigliamo di lanciarvi nella cucina multiculturale di Berlino, che da sempre è città di immigrati.

A Kreuzberg, il quartiere turco, troverete ristoranti in cui la carne di agnello sfrigola sulla griglia. Nei dintorni di Prenzelauer Berg è facile imbattersi nei sapori speziati della Thailandia; mentre al Mitte sono diversi i ristoranti che propongono cucina indiana.

Un piatto di cucina thailandese a Berlino

VITA NOTTURNA

La vita notturna di Berlino è eccezionale: grazie all’assenza dell’orario di chiusura obbligatorio e alla metro che va tutta la notte i bar rimangono aperti fino all’alba e i club fino al mattino successivo, per l’after.

Volendo, a Berlino non si dorme mai, anche perché, come dicevamo prima, è la capitale indiscussa della musica elettronica e techno.

Tra i club più conosciuti c’è il Watergate in Falckensteinstrasse 49, nel quartiere di Friedrichshann.

Affacciato sulla Sprea il locale dispone di due sale con pareti a vetro, che consentono di avere una splendida vista sul fiume.

Vedere l’alba dal Watergate è un’esperienza che vi toglierà le parole.

Nello stesso quartiere all’indirizzo Am Wriezener Banhof 10243 si colloca un altro club conosciutissimo: il Berghain, il tempio della musica techno. È  un locale dal design freddo; le pareti sono spoglie, le hall hanno dei soffitti altissimi. La coda per entrare al Berghain è leggendariamente lunga e pare che ci sia una severissima selezione all’entrata. Scriviamo “pare” perché noi, del tutto inconsapevoli della policy all’ingresso, siamo entrate con un banalissimo outfit total black (maglioncino e jeans skinny) e stivaletti con carro armato. Sarà stata la fortuna del principiante o sarà che nei locali tipicamente berlinesi il casual è cool.

Lasciate a casa tacchi e scarpe eleganti, perché qui non servono, anzi potrebbero essere la causa del vostro mancato accesso in un club.

IL CONSIGLIO CULTURALE

Non dimenticate le regole della civile convivenza: evitate i ritardi, perché i tedeschi sono più puntuali degli svizzeri; attraversate la strada solo quando il semaforo è verde e non buttatevi sul primo tedesco baciandolo sulle guance come se lo conosceste da sempre: in Germania ci si bacia solo quando ci si conosce bene.

E soprattutto non toccate l’argomento “Terzo Reich” con uno sconosciuto. I tedeschi, traumatizzati dal loro passato, potrebbero sentirsi sotto accusa. D’altronde la generazione attuale non può essere considerata colpevole dei crimini del passato.

DA NON PERDERE PER FEDERICA…

Babelplatz è una piazza divenuta tristemente famosa per essere stata teatro del rogo dei libri che l’11 maggio 1933 vide bruciare i libri non tedeschi. Oggi, la piazza è tornata a riempirsi di libri ma per scopi più felici. Hanno creato una piccola oasi di lettura dove si può prendere in prestito un libro da uno degli scaffali e leggerlo comodamente su un’amaca o una poltrona. E per non dimenticare ciò che è successo, al centro della piazza è stata creata una botola dalla quale si intravede una stanza bianca con scaffali vuoti. Un gran bell’esempio di come la città viva il ricordo storico, pur cercando di rimediare ai propri errori.

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I libri tornano a Bebelplatz

 

DA NON PERDERE PER VALERIA…

Il museo della Stasi, altrimenti detto Stasimuseum, allestito nello stesso edificio dove ha avuto sede il Ministero per la sicurezza dello Stato. In questo museo si ha la chiara percezione di cosa significasse vivere costantemente osservati, controllati e registrati. Nell’edificio sono presenti le attrezzature e le tecnologie usate per spiare i sospettati; negli archivi sono schedate le storie dei tentativi di opposizione al regime e le vite di uomini e donne uccisi, torturati o incarcerati perché “sospetti”. Qui si respira aria di DDR e sembra quasi di essere direttamente catapultati nel film “Le vite degli altri”. Peraltro alcune scene di questa meravigliosa pellicola, vincitrice dell’oscar come miglior film straniero, sono state girate proprio in questo edificio.

P.s.: Non vi abbiamo convinto ad andare a Berlino? Volete vedere se Londra fa al caso vostro?

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Federica Crisci

Valeria de Bari

Valeria de Bari
Sceneggiatrice, chitarrista, poetessa, pittrice: quello che sogno di diventare da grande. Ops ... sono già grande. Amo la musica (soprattutto il punk, il rock e le loro derivazioni), le immagini-movimento e l'arte del racconto (o come si dice oggi lo "story telling"). La mia vocazione è la curiosità. That's all folks

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