Ci lascia Andrea Camilleri, noto a tutti come il creatore del personaggio del Commissario Montalbano.
Il grande scrittore siciliano, Andrea Camilleri, si è spento oggi, alle ore 8.20 a Roma. A lasciarci non è soltanto un grande scrittore di fama internazionale, e padre del Commissario Montalbano, ma anche e sopratutto un “racconta storie”, come amava definirsi lui stesso. E le sue storie sono arrivate anche in Svezia, dove è molto amato e conosciuto. I riferimenti alla cultura svedese ed alla sua gente nelle sue opere non sono pochi. Uno tra tutti, la donna amata dal Commissario Montalbano di nome Ingrid, che per lo scrittore rappresentava un ricordo di gioventù avuto in Danimarca. Nella sua intera carriera, infatti, ha venduto oltre 30 milioni di libri, tradotti in ben 30 lingue diverse.
Camilleri ultimamente scherzava molto anche sulle voci di una sua eventuale candidatura a Premio Nobel per la Letteratura…Queste le sue parole: “A volte l’ Accademia delle Scienze di Stoccolma sbaglia: se siamo nell’anno giusto, cioè dell’errore, allora è possibile che me lo diano”.
Aveva sempre l’ironia nel sangue!
Era indubbiamente pieno di energia, e lo è stato fino all’ultimo. Proprio a rispecchiare la sua gioia di vivere, il suo amore per le storie. Del resto proprio pochi mesi fa, era proprio lui a calcare il palcoscenico del Teatro Greco di Siracusa per impersonare Tiresia, l’indovino tebano cieco che Camilleri sente tanto vicino.
Mi ricordo ancora, quel caldo giorno di Settembre in cui, in treno per andare verso il Molise, mi lessi tutto di un fiato quel libricino: “Conversazione su Tiresia“, e ne rimasi letteralmente folgorata. Quel testo, interamente scritto da Camilleri, e pensato come spettacolo teatrale, è un inno all’eternità, al futuro. Se ne percepiva tutto l’amore che lo scrittore nutre per il protagonista del racconto, Tiresia.
Conversazione su Tiresia: uno sguardo a caccia di eternità
Amore che lo ha portato ad accogliere una sfida coraggiosa. Camilleri infatti, l’11 Giugno, ha incantato la platea del Teatro Greco di Siracusa per recitare un monologo in cui si racconta la vita della figura mitologica di Tiresia. Il successo è stato immenso e ha fatto sbarcare il teatro in televisione direttamente sulla Rai.
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Camilleri aveva questo dono, quello di portare la letteratura con i racconti di Montalbano, ed il teatro con Tiresia, direttamente in televisione. E ci riusciva anche a pieni voti, con tutto lo stupore della gente (raggiungendo picchi di ascolto da far invidia ai più!).
Perché scegliere un personaggio poco conosciuto come Tiresia? Camilleri in diverse interviste, ha dichiarato “perché ho scelto Tiresia? Perché io, come lui, ho deciso di sfidare l’eternità“.
Proprio per questo mi sento, dal più profondo, di fare questo augurio ad Andrea Camilleri, di vivere la sua Eternità (chissà magari gustandosi una deliziosa cassatina sulla terrazza a Marinella in Paradiso).
Serena Cospito
Immagine in evidenza: https://www.flickr.com/photos/premiochiara
