Proprio qualche giorno fa, passeggiando con un’amica, ho avvistato un Coffee Shop vicino casa mia, a Roma.
Il nome del negozio è Hakuna Matata, senza pensieri. Molto adeguato, visto che vende infusi, energydrink e torte a base di Cannabis legale, cioè quella senza THC, le sostanze stupefacenti che realizzano la cosiddetta Marijuana. La Maria che si fuma, per intenderci, decantata dagli Articolo 31 in una celebre hit degli anni Novanta.
In quel momento io e la mia amica abbiamo iniziato un’indagine sulla cannabis ad uso terapeutico, recentemente legalizzata nel nostro Paese, chiedendoci se bere un infuso ci avrebbe dato fastidio o non avrebbe provocato alcun effetto. Sapevamo, ad esempio, che ne fanno uso i malati di cancro per alleviare la nausea, ma volevamo saperne di più e abbiamo iniziato il nostro viaggio su Google.
Secondo lo studio condotto da BEM Research ed Eusphera intitolato “Cannabis terapeutica: percezione ed effetti in Italia” nel nostro Paese la canapa terapeutica riduce “ansia, stress e depressione” (37% dei rispondenti).
Il sondaggio demoscopico realizzato con Google Consumer Survey su 1000 soggetti rileva che il 66% dei residenti in Italia ritiene la cannabis utile per diverse patologie. Gli italiani sono ben informati, quindi, e circa 5 milioni di connazionali ne fanno uso. I maggiori fruitori sarebbero le donne tra i 25 e i 34 anni, residenti nel Mezzogiorno, lavoratori autonomi, con titolo di studio elevato.
Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research afferma che:
Tra i principali paesi europei l’Italia è infatti quello in cui si riscontra il maggiore interesse sul web verso la cannabis ad uso terapeutico, interesse misurato attraverso l’analisi delle ricerche su Google. L’Italia è il paese che ha visto crescere in modo più intenso l’interesse degli internauti, soprattutto a partire dal 2014, quando è iniziato il dibattito interno sulla possibilità di legalizzarne l’uso per finalità terapeutiche. Francia, Germania e Spagna hanno visto aumentare l’interesse verso la cannabis medica, ma con un’intensità di circa la metà rispetto a quella italiana.
Devo ammettere che queste informazioni mi hanno un po’ stupita visto che l’Italia è per eccellenza uno dei Paesi più bigotti in assoluto. Ammetto di non essermi mai informata molto sull’uso terapeutico della cannabis, perché in realtà non sono mai stata consumatrice della cannabis in generale. Ma perché non farne uso se può alleviare lo stress?
E alzi la mano chi non è stressato di questi tempi!
Alessia Pizzi