Il Silenzio dell’Acqua: gli adulti sono così prevedibili

Silenzio dell'acqua
Silenzio dell'acqua Mediaset Fiction

È andata in onda dall’8 marzo, “Il Silenzio dell’Acqua”, la serie tv firmata canale 5, diretta da Pier Belloni, che segue l’ondata dello scenario thriller del palinsesto, per citarne alcune: “Non mentire”, “Scomparsa”.

Iniziamo dalla trama: cattura il pubblico. Un intreccio di eventi, azioni, colpi di scena che lasciano lo spettatore incollato al piccolo schermo. Tutto parte dalla morte di una giovane ragazza, Laura Mancini. Bella, brava, amata da sua madre e dai suoi amici, insomma nessuno può pensare di poter avercela con lei.

La storia nasce in un piccolo comune, Castel Marciano, nelle vicinanze di Trieste.

Il paesino è molto piccolo e tranquillo e nessuno potrebbe mai pensare che vi si possa celare un odio così forte e radicato. Già solo a partire dal contesto si evince il taglio della serie: il male lo possiamo trovare ovunque, nella grande metropoli, ma anche nel paesino di mare o di montagna. E soprattutto, il male può celarsi dietro una faccia pulita, può essere rappresentato dal parroco del paese, dal buon padre di famiglia, dalla madre premurosa, dalla compagna di banco con la quale si condividono segreti e passioni. Insomma, il male non ha un nome unico, non è riconoscibile subito.

Lo stesso Robert Stevenson scriveva “Tutti gli esseri umani che incontriamo sono una mescolanza di bene e di male.” E ciascun protagonista, a modo suo, con il suo carattere, le sue peculiarità, porta con sé esattamente quello di cui Stevenson ci parla; una miscela tra bene e male.

Passiamo al cast: ammetto che avevo dei pregiudizi, in particolare sull’attore protagonista, Giorgio Pasotti. Figura che assimilavo alla nota pubblicità di dolci per la colazione. Invece mi ha sorpreso! E sono sicura che ha sorpreso anche la maggior parte degli spettatori. Giorgio Pasotti si cala perfettamente nei panni dell’ispettore Andrea Baldini, e lo stesso vale per l’intero cast. Ambra Angiolini regala un pathos incredibile al suo personaggio, Luisa Ferrari. Ma non è la sola… Molti i giovani, brillanti attori, ci dicono molto anche solo attraverso uno sguardo.

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Silenzio dell’acqua Mediaset Fiction

È proprio vero comunque, fino all’ultima puntata non si capisce chi sia l’assassino. Quasi possibile capirlo. Da qui si coglie in pieno la solidità dell’impianto complessivo della sceneggiatura. Non sveleremo certamente qui né gli indizi, né tanto meno l’assassino.
Comunque una buona mini serie nel complesso che personalmente mi ha davvero tenuta “incollata” al piccolo schermo!

Riprendiamo qui una frase che dirà uno dei personaggi della storia: “Gli adulti siete così prevedibili“… Una frase che fa riflettere e mette in risalto quello che rappresenta il filo conduttore di quasi tutta la trama: il divario che si può creare tra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi.

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Silenzio dell’acqua Mediaset Fiction

Serena Cospito

 

Adoratrice di Teatro in tutte le sue forme, attrice per passione, divoratrice di serie TV. Avocado dipendente:)

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