Mr. Robot è una serie dal grande pregio, quello di essere sempre originale.
Non sempre può essere efficace allo stesso modo, ovviamente. Ha alti e bassi, come tutte le serie tv. Ma, appunto, prova sempre a raggiungere il limite, a proporre qualcosa di diverso, ad offrire una visione inaspettata. La puntata di Mr. Robot 3×05 è naturalmente l’esempio perfetto ora, perché è stata realizzata tutta in un unico piano sequenza (in realtà ci sono diversi stacchi “fantasma” ma il tutto è stato montato in maniera fluida e costante, come fosse appunto un’unico movimento di macchina dall’inizio alla fine).
Non è la prima volta che una serie tv lo fa, ci aveva già pensato X-Files molti anni fa. Ma vederlo fare nuovamente in tv è assolutamente sorprendente. Senza dubbio è la prima cosa che risalta, e tutti ne parleranno. Ma non è solo un trucco scenico, un esercizio tecnico per fare vedere quanto sono bravi. In questo episodio la scelta del piano sequenza ha un preciso scopo narrativo. E funziona.
In tempo reale, completamente immersi nell’azione, le storie di Elliot e Angela prendono pieghe decisive.
Non a caso la serie ha scelto proprio questo episodio per coinvolgere definitivamente Angela nei complotti di Whiterose. Non a caso proprio in questo episodio Elliot scopre le vere intenzioni di Angela stessa e di Darlene. Per 45 minuti siamo letteralmente dentro il senso di paranoia di Elliot, e poi nell’ansia e nel terrore di ciò che Angela deve fare. Con una puntata tecnicamente costruita così, Mr. Robot ha avuto comunque l’ardire di dividere la vicenda in due punti di vista separati, riuscendo a collegarli e sovrapporli emotivamente in maniera incredibile.
Naturalmente, come già sottolineato, a lasciare senza fiato è lo stupore nel vedere realizzata la puntata. Meravigliarsi dei movimenti di Elliot che trasforma il palazzo della ECorp in un labirinto. Entusiasmarsi per il carrello su Angela che improvvisamente diventa un inquadratura dall’alto, rivela la natura posticcia dell’edificio – un momento meta, se vogliamo – e poi torna faccia a faccia su di lei. Creazioni geniali, senza dubbio, amplificate dal senso di tensione emotiva trasmesso da ogni singolo istante.
È facile immaginare che questo episodio rimarrà impresso nella storia della tv, almeno recente. Ancora più facile è affermare che questo è davvero uno dei migliori episodi nella storia della serie. Mr. Robot potrà lasciare interdetti molti, ma sicuramente non lascia nessuno indifferente.
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Emanuele D’Aniello