Chi avrebbe mai immaginato che Patrizia sarebbe diventata la vera protagonista essenziale di Gomorra?
Nei precedenti anni Ciro e Gennaro si sono divisi non solo la scena, ma anche il peso emotivo e tematico del racconto. La maledizione che aleggia su chi entra e vive nel mondo di Gomorra, insomma. Sparito ora Ciro, indubbiamente Gennaro ha ereditato in parte quella tragicità, ma improvvisamente la sua funzione semantica è stata superata nella serie da Patrizia.
E seguendo il suo percorso, fin dalla prima apparizione nella seconda stagione, la risposta è “non poteva essere altrimenti”. C’è una differenza fondamentale, dopotutto, tra Patrizia da un lato, e all’altro Ciro e Gennaro. Se questi ultimi rappresentano al meglio il mondo di Gomorra, perché sono nati al suo interno e lo hanno plasmato a loro immagine (l’ho sottolineato più volte, sono vittime e carnefici), Patrizia è invece l’outsider che ha ancora quel barlume di vitalità per capire cosa sta facendo.
Non è solo la sua femminilità una chiave di lettura decisiva, come testimonia la notizia annunciata nel sesto episodio. Ma è la sua funzione di specchio, seppur deformato, della realtà esterna dentro l’Inferno a incidere.
Se Gennaro continua ad essere il più consapevole del male che la scelta della vita criminale porta, come prova nella sua scena condivisa con Patrizia, è quest’ultima ad essere un velato surrogato del pubblico.
Lei è magnetica, carismatica, intraprendente e capace. Anche spietata, naturalmente. Tutte queste caratteristiche potrebbe usarle in una vita normale, ma la decisione di arrendersi al nichilismo criminale declina tutte quelle caratteristiche al negativo. Anzi, le annulla praticamente, perché le qualità rimangono inevitabilmente schiacciate dalle conseguenze ineluttabili di chi vive allenandosi a schivare pallottole.
Non c’è tempo di costruire un vero rapporto personale con qualcuno. Non c’è modo di costruire un rapporto di fiducia con una persona che si ama. C’è solo una strada da seguire, solo un modo di vivere (e di morire), ovvero una condanna. E quella di Patrizia è ancora più forte e dolorosa, perché mentre uno come Gennaro conosce quel mondo essendoci nato e cresciuto, Patrizia sa benissimo cosa si perde (per sempre) venendo da fuori.
Due episodi gemelli questi di Gomorra 4×05 e 4×06, una novità narrativa per questa stagione, che finora aveva proposto sempre capitoli separati. L’efficacia emotiva ha funzionato, elevando un personaggio definitivamente nell’Olimpo della serie. C’è una nuova guerra alle porte? Poco importante, perché quella dentro i personaggi non finisce mai.
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Emanuele D’Aniello