Cinque donne, un omicidio, un’ambientazione mozzafiato: la nuova serie in onda su Sky Atlantic ci racconta un po’ del mondo femminile
Innanzitutto sono madri, questo le accomuna tutte e cinque. Madri dei nostri giorni, che seguono in maniera ossessiva la vita dei loro bambini, che frequentano la prima elementare nella stessa classe. La loro attenzione eccessiva mette in secondo piano la vita del bambini, perché al centro ci sono loro, le madri. Una ossessione che scaturirà in un omicidio, anche se chi è la vittima lo scopriremo solo alla fine.
Questo rende Big little lies, la serie Tv in onda su Sky Atlantic da qualche settimana, un vero e proprio gioiello, scritta in maniera straordinaria. Ci sono attrici straordinarie, come Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Shailene Woodley. E poi ci sono cinque storie di donne, tutte diverse tra loro. In comune hanno solo una cosa: essere madri. Ed è come se queste donne volessero innanzitutto essere madri, proiettando quindi sui figli tutte le loro aspettative e delusioni.
Ambientato a Monterey, di fronte all’Oceano e in case magnifiche, Big little lies ci racconta il lato oscuro di quella ostentata opulenza. L’insoddisfazione e l’infelicità si trovano anche se lì, magari nascosti meglio per rispettare le convenzioni.
Lo sa bene Celeste Wright, interpretata da una bellissima Nicole Kidman, sposata con un uomo bellissimo che però la picchia e che lei subisce silenziosamente. La sua migliore amica è la battagliera e capricciosa Madeline Martha Mackenzie (Reese Witherspoon), che lavora part-timen ha un marito solido e innamorato, ma che sente dentro di sé una gran voglia di primeggiare. Divorziata, sembra essere ancora ossessionata dall’ex marito, che però è sposato con una donna perfetta, Bonnie Carlson, che pratica yoga ed è una salutista convinta.
Il personaggio più misterioso è la madre single Jane Chapman, interpretata da Shailene Woodley ed è quella che sono sicura ci regalerà le maggiori sorprese (niente spoiler, nemmeno io so come andrà a finire). Ha pochi soldi ed è una donna in fuga alla ricerca di una vita con maggiori opportunità per lei e per il figlio. Entra in confidenza con Madeline non appena arriva in città, anche se viene trattata come la “buona azione” dell’anno. E poi c’è Renata Klein, la donna in carriera, che vuole una vita perfetta per la figlia e per sé stessa. Ad ogni costo.
Non c’è amicizia vera tra queste donne, tutte si nascondono dietro sorrisi di circostanza o cocktail troppo freddi.
Big little lies disegna il ritratto di tante donne e lo fa per raccontarci un omicidio, consumato intorno ai personaggi che ruotano intorno a questa prima elementare. I bambini sono osservatori un po’ confusi dei giochetti e dei dispetti delle loro mamme, che mostrano ben poco della solidità che ci si aspetta da un adulto.
Nessuna di queste donne si fa amare o suscita una particolare simpatia. Perché non sono simpatiche sono solo ossessive: la madre organizzatrice e onnipresente è lo specchio dei nostri giorni, quello che vediamo accadere anche nelle nostre scuole, dominate dalle chat. Le mamme governeranno il mondo?
Se ve la siete persa fino ad ora, siete in tempo a recuperare.
Silvia Gambi