La settima stagione di Once Upon a Time è iniziata solo da qualche settimana e già ci troviamo di fronte al classico schema di andamento della serie.
Un inizio energico e entusiasmante che preannuncia nuovi mondi e nuove avventure. Un secondo episodio carico di emozioni per via del ritorno di Emma e del suo lieto fine. E una terza puntata tendenzialmente soporifera, una di quelle un po’ riempitive come molte ce ne sono state nella storia di Once e come molte ce ne saranno. Tuttavia anche in questo caso veniamo a conoscenza di alcune informazioni importanti per i risvolti della storia.
La Resistenza
Nel mondo delle favole scopriamo che si è creata una vera e propria organizzazione militare per combattere la matrigna cattiva di Cenerentola. Il che fa pensare che assisteremo a uno scontro diretto tra le due parti. A capo della Resistenza troviamo la principessa Tiana, che nel mondo reale è la coinquilina di Jacinda/Cinderella. Al gruppo si uniscono naturalmente Henry, Regina e Hook-ex-panzone. Quest’ultimo dimostra subito un certo interesse per Tiana: stiamo assistendo alla nascita di un’altra grande storia d’amore? Di certo Hook è tutt’altro che un ranocchio…
Una nuova cattiva con tanta sofferenza dietro
Ciò che determina il comportamento malvagio di Lady Tramaine è la morte prematura di sua figlia Anastasia. Il parallelismo con la Evil Queen è fin troppo evidente. Il suo obiettivo è riportare in vita la ragazza e per farlo ha bisogno di un cuore puro. Ovviamente il donatore prescelto è Henry, il vero credente (anche se al momento sembra tutt’altro)! Ma perché lanciare addirittura una maledizione su tutto il reame per ottenerlo? Cos’altro c’è dietro? Sicuramente ci sarà qualche segreto che ancora dobbiamo scoprire. Se no, perché rivelare tutto già dal terzo episodio?
Il cuore di Cinderella non è così puro…
…altrimenti, Lady Tramaine non si sarebbe fatta scrupolo a strapparglielo per riportare in vita Anastasia, no? Nel corso dell’episodio non solo scopriamo che dietro l’omicidio del padre di Cinderella c’è la perfida matrigna (ma dai?!), ma che proprio Cinderella è responsabile (ancora non sappiamo in che modo) della morte della sorellastra. Esattamente come Snow e la sua lingua lunga furono fatali per Daniel.
Inoltre, sia nel mondo delle favole che a Seattle, Cinderella/Jacinda dimostra la sua debolezza cedendo ai ricatti di Lady Tramain/Victoria. Prima decide di sacrificare il vecchio della Resistenza per salvare Henry e gli altri; poi accetta la proposta della matrigna di abbandonare la sua petizione in cambio di un appartamento per lei e Lucy. In entrambi i casi sarà l’intervento di Regina a salvare la situazione e a risvegliare il suo lato coraggioso ed eroico.
REGINA.
In nomen omen. Lei è la vera regina dello show e soprattutto di questa settima stagione. È colei che infonde coraggio, che dispensa consigli saggi, che fa nascere la speranza. Una volta andati via i Charming c’era bisogno di qualcuno che continuasse a portare avanti il sano e idilliaco eroismo difeso dallo show. Ed è proprio lei, la ex Evil Queen, la donna che ha imparato a scegliere la cosa giusta a ricoprire questo ruolo. Regina è una Snow meno smielata, più indipendente… e con un taglio di capelli sempre più grandioso!
Lucy… ovvero la caparbietà!
Lucy, invece, ha preso in pieno il posto di suo padre. La bambina cerca di fare di tutto per spingere i suoi genitori a ricordare la loro vera identità. Ci riuscirà? Sarà costretta anche lei a compiere gesti estremi come suo padre che si morse la mela al posto di Emma? Non resta che aspettare e vedere.
Proprio come, davanti a episodi così, non resta che aspettare e vedere. Once è una stagione con tanti episodi e ci sta che non tutti riescano a essere sempre al top. Ma non bisogna perdere la speranza! Aspettiamo con fiducia la prossima puntata, la prima della serie dedicata ad Halloween e che vedrà il ritorno di un personaggio amato (e un po’ maltrattato): Belle.
Alla prossima settimana!
Federica Crisci
Francesca Papa