La Jupiter di Mozart con la Roma Tre Orchestra e Luigi Piovano

Mozart e Brahms sotto la direzione del maestro Piovano

Un appuntamento eccezionale è quello che si è tenuto lo scorso 23 maggio al Teatro Palladium.

Giovani musicisti, provenienti da ogni città d’Italia, impegnati in un progetto comune, sono riusciti in soli due giorni a mettere insieme un repertorio molto impegnativo. Il doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra, op. 102 di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 41 in do maggiore “Jupiter” K 551 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Al violino Grazia Raimondi un’ospite speciale, che con la sua grazia e intensità ha incantato il pubblico. Il Direttore e primo violoncello solista dell’Orchestra Nazionale S. Cecilia, Luigi Piovano ha impreziosito l’ insieme con le emozioni che è riuscito a trasmettere agli spettatori.

L’introduzione precisa e puntuale. Condividere questa passione con tutti noi ha reso ancora più ricco questo concerto, come se fossimo una grande famiglia.

Durante l’esecuzione di Brahms, mentre suonava, Luigi con piccoli cenni della testa e sguardi veloci orchestrava tutti gli strumenti. Mentre quando dirigeva la Sinfonia di Mozart suonava con il corpo, la musica era un insieme ondulatorio tra lui, l’orchestra e il pubblico. Questo il suo esordio:

“Dedicato ai due magistrati Falcone e Borsellino e alle vittime di Manchester, mi dispiace dover dedicare il concerto ad eventi tristi, mi piacerebbe poter dire una volta festeggiamo la vita!

Con questa semplice frase e con l’entusiasmo con qui ci presenta i brani, si capisce che siamo davanti ad un grande uomo. Il primo ad essere suonato è stato il concerto doppio, quello di Johannes Brahms per violoncello e orchestra.

Chiamato anche il Concerto della riconciliazione Versöhnungswerk  da Clara Schumann la moglie di Brahms, ci narra un pezzo di storia: Johannes si era interposto tra il violinista Joseph Joachim e la moglie, da qui la rottura di un’amicizia. Per ricucirla e dettato dall’amore per la musica, nel luglio del 1887 Brahms invia una lettera all’amico dove annunciava il progetto di un Concerto. Si ritrovarono. La prima esecuzione privata avvenne il 23 settembre presso il Kurhaus di Baden- Baden sotto la direzione dello stesso Brahms.

Il Maestro Piovano e Grazia Raimondi          nell’esecuzione di Brahms

La seconda parte del concerto prevede la “Jupiter” di Mozart, scritta 100 anni prima rispetto alla composizione di Brahms, è del 1788.

Mozart stava passando un periodo difficile. Si era dovuto trasferire nella periferia di Vienna. Era rimasto senza denaro e la perdita della figlia Theresia di sei mesi lo aveva profondamente provato. Tuttavia tra giugno ed agosto scrive la Sinfonia n. 39, n. 40 e n. 41. Dalla sua musica non trapela mai il dolore. La Sinfonia n. 41 inizia con un do maggiore. Le vicende familiari non oscurano la sua musica, annuncia la gioia anche nel finale. Mozart quando si svegliava la mattina aveva già la sinfonia in testa sapeva chi doveva suonare cosa, questo è il suo genio.

Il concerto è stato coinvolgente, il connubio tra i giovani della Roma Tre Orchestra e grandi artisti come Grazia Raimondi e Luigi Piovano è stato un successo.

“Sperando che faccia riflettere il mondo, perché la musica rimane unica e sovrana” .

Conclude così Luigi regalando ancora una volta una parte di sé al pubblico.

Sara Cacciarini

Sara Cacciarini giornalista pubblicista, si è laureata in Scienze Naturali e ha conseguito un Master di Comunicazione e Giornalismo Scientifico a La Sapienza di Roma. Collabora con CulturaMente dal 2016, è appassionata di teatro, musica e cinema.

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