Disponibile sul mercato da venerdì 8 giugno, Le corde dell’anima Studio & Live è la diciottesima raccolta dedicata a Pino Daniele.
Il cofanetto dedicato a Pino Daniele contiene quattro cd e 40 pagine contenenti musica, fotografie di Luciano Viti e racconti scritti da John Vignola.
A poche settimane dall’uscita del suo ultimo singolo postumo dal titolo “Resta quel che resta” e a pochi giorni dalla sua pessima celebrazione andata in onda su RaiUno, chi vorrà potrà acquistare la raccolta pubblicata sul musicista partenopeo Le corde dell’anima Studio & Live.
Mi appello alle parole dell’ultimo singolo di Pino Daniele per descrivere lo stato d’animo di noi fan “Sarà che in questo tempo che passa mi accorgo che mi manchi”.
Sono tre anni e mezzo che questa gigante della musica non c’è più. Questo genio umile. Quest’uomo in blues. Ha fatto la storia della musica. Ha cantato le fatiche di una Napoli che si doveva rialzare, ma anche la sua immensa bellezza. Ha raccontato i sentimenti universali dell’uomo, ma anche i suoi privati. Ha attraversato i generi musicali andando dal blues al rock, dal pop fino a scoprire lirica. Tutti questi attraversamenti li ha fatti senza mai smettere di regalare e provare emozioni e sentimenti.
Forse Le corde dell’anima Studio & Live (contenente ben 74 tracce!) non è il modo migliore per celebrare la grandezza di Pino Daniele. Innanzi tutto perché, come detto, è la raccolta numero 18 dedicata alle sue canzoni. Il che la potrebbe far passare come “una delle tante”.
Scorrendo la tracklist de Le corde dell’anima Studio & Live salta all’occhio la doppia presenza di Napul’è, di I say i’ sto ccà, di A me me piace ‘o blues, di Lazzari felici. E ancora le due versioni di Resta… Resta cu’ mme , Quanno chiove, Chi tene ‘o mare, Je so’ pazzo, Alleria e Terra mia. Dieci brani che si ripetono due volte. Sono proposte in versioni differenti come live, duetti e versioni in studio, ma sono pur sempre dieci canzoni che si ripetono e che potevano lasciare il posto ad altre. Permettendo così al grande pubblico delle raccolte di conoscere altri, “nuovi” pezzi di Pino Daniele.
Un modo, a mio avviso, approssimativo per avvicinarsi a un autore.
Per capire a fondo la poesia di un cantautore bisognerebbe partire dall’ascolto dei primi dischi, conoscerne la storia, i musicisti che vi hanno suonato… Solo così si possono scoprire il lavoro e le evoluzioni musicali di un musicista. Non ci si può affidare a una dispensa come Le corde dell’anima Studio & Live.

Quello che mi sconcerta di più è l’assenza di una piccola perla: ‘O ssaje comme fa ‘o core, scritta dal suo grande amico Massimo Troisi e magistralmente musicata e interpretata da Pino Daniele.
Pino e Massimo erano un’anima sola e chi ha dato forma a Le corde dell’anima Studio & Live se n’è dimenticato. Due anime belle accomunate da un cuore grande ma fragile.
Con l’augurio che oggi stiano di nuovo insieme in un “paradiso che forse esiste” dove non manca una chitarra.
https://www.youtube.com/watch?v=JYy11vJdobc
Francesca Blasi