(What’s the story) Morning glory: l’album che ha consacrato gli Oasis

Oasis album what's the story morning glory
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L’album degli Oasis (What’s the story) Morning glory?, pubblicato il 2 ottobre del 1995, è, con ventidue milioni di copie vendute, il terzo album più venduto di sempre in Gran Bretagna.

Il 1995 è l’anno in cui il mondo è travolto da una nuova ondata di musica. Due anni prima era nato il fenomeno del Britpop i cui maggiori portavoce sarebbero stati proprio loro: gli Oasis.

Nell’agosto del 1994, la band di Manchester pubblica il disco d’esordio, dal titolo Definitely Maybe, piazzandosi al primo posto già nella prima settimana dalla pubblicazione.

Un anno e mezzo dopo, il 2 ottobre del 1995, gli Oasis pubblicano l’album che li avrebbe consacrati al mondo intero, (What’s The Story) Morning Glory?”, soprattutto grazie alla canzone che li ha resi celebri ovunque: Wonderwall.

Nel 1995, Noel Gallagher dichiara: 

While Definitely Maybe is about dreaming of being a pop star in a bandWhat’s The Story is about actually being a pop star in a band.”

(Mentre Definitely Maybe parla del sogno di diventare una pop-star, What’s The Story parla del fatto di essere una pop-star di una band).

Nel 1994 gli Oasis stavano vivendo il sogno che l’anno successivo sarebbe diventato realtà. 

Il primo album degli Oasis, Definitely Maybe, era ribelle. Titoli come Rock ‘n’ Roll Star, Supersonic e Live Forever trasmettono il desiderio della band di essere originali, di distinguersi e non cadere nella banalità.

(What’s the Story) Morning Glory? è il secondo album, quello che consacra la band, che mostra una significativa crescita musicale e personale degli Oasis. Il cantautore Noel Gallagher scrive una serie di brani che hanno come tema la scoperta del sé. Le chitarre pungenti e i ritmi spezzati lasciano il posto a melodie più soft e “ruffiane” con bridge indimenticabili.

TRACK LISTING

  1. Hello 
  2. Roll with It 
  3. Wonderwall 
  4. Don’t Look Back in Anger 
  5. Hey Now! 
  6. The Swamp Song 1 
  7. Some Might Say 
  8. Cast No Shadow 
  9. She’s Electric 
  10. Morning Glory 
  11. The Swamp Song 2 
  12. Champagne Supernova 

L’album si apre con Hello – brano energico che diffonde la sua aura rock – e si conclude con la “lennoniana” Champagne Supernova, passando per Wonderwall, la ballad più famosa degli anni ’90, la malinconica Don’t look back in anger, la mia preferita su tutte e la preghiera di Cast No Shadow, storicamente dedicata all’amico Richard Ashcroft, frontman dei The Verve all’epoca ancora lontano dal successo commerciale.

Gli Oasis non nascondono la loro passione per i Beatles, anzi.

Due tracce sono seguite da brevi intermezzi strumentali cupi che ricordano la conclusione di Strawberry Fields Forever; Wonderwall prende il titolo da un album solista di George Harrison; e il testo di Morning Glory contiene il titolo di Tomorrow never knows, canzone dei Beatles, in una frase del testo ovvero “Tomorrow never knows what it doesn’t know too soon”.

Oggi gli Oasis non esistono più e Liam e Noel continuano le loro discussioni a suon di tweet, ma (What’s the story) Morning glory? rimane l’album che ha segnato l’adolescenza di molti di noi e che è entrato nella storia della musica.

Valeria de Bari

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Sceneggiatrice, chitarrista, poetessa, pittrice: quello che sogno di diventare da grande. Ops ... sono già grande. Amo la musica (soprattutto il punk, il rock e le loro derivazioni), le immagini-movimento e l'arte del racconto (o come si dice oggi lo "story telling"). La mia vocazione è la curiosità. That's all folks

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