Dichiarazione d’amore a Edoardo D’Erme, alias Calcutta

Era il lontano 2015 quando ho ascoltato per la prima volta una canzone di Calcutta.

Un mio carissimo amico mi ha inviato su whatsapp il link di Gaetano.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=hzfz82wyPFs]

Ho ascoltato la canzone fino alla fine e sugli ultimi versi ricordo di aver pensato “mi piace come scrive questo ragazzo”. Le parole in questione sono:

“E quante volte ho pensato che alla fine un sorriso è una parentesi se vedi bene/ Mi annoiavo alle feste, mi annoiavo alle cene/ E quante volte ho pensato che alla fine un sorriso è una paresi se vedi bene/ Mi annoiavo alle feste, mi annoiavo alle cene”.

Ho trovato interessante il gioco di parole e anche il senso di questi versi.

E, visto che non mi capita tutti i giorni di trovare una così bella armonia tra significato e significante, ho fatto delle ricerche su Calcutta e ho ascoltato tutti i suoi brani precedenti (e poi anche quelli futuri).

È stato, lo devo dichiarare, amore al primo ascolto. Per usare un’espressione molto diffusa nei talent show Calcutta mi è decisamente arrivato.

Ciò che mi piace di Edoardo da Latina è che riesce a esprimere situazioni e sentimenti universali e condivisibili.

Penso alla nostalgia che si prova quando una persona con cui abbiamo condiviso del tempo non ci ama più in Cosa mi manchi a fare, alle difficoltà (anche economiche) di una relazione a distanza in Del Verde, alla solitudine tipica del Natale in Natalios, alla sensazione di essere l’unica persona sveglia in tutta la città in Frosinone.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=pOKaXSyeKaA]

Finalmente, quattro anni dopo quel primo ascolto di “Gaetano”, sono anche riuscita a vedere Calcutta dal vivo per il tour di Evergreen. Sono arrivata al palazzetto con delle aspettative altissime.

Tra parentesi ho fatto i salti mortali per arrivare puntuale ma, mentre mi dirigevo verso la meta (come un toro verso il rosso), ho scoperto con una story di Calcutta che il concerto, per problemi tecnici e organizzativi, sarebbe iniziato alle 21:30. E va beh sono cose che succedono.

Prendo posto sul terzo anello (biglietti per il prato non ce n’erano più) e mi metto comoda, si fa per dire, in trepidante attesa, finché le luci si abbassano. Il palco accoglie una band numerosa, quattro coriste, e uno schermo su cui vengono proiettati video e grafiche dall’estetica retrò, come l’avatar di Calcutta che ricorda tanto Super Mario. Il concerto inizia con Briciole.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=XgYutWBNGZY]

E poi Kiwi.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=GyRQKFhlmUQ]

E dopo Orgasmo, che è stata letteralmente un orgasmo sonoro.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Tq8XMlfZKpQ]

Lo spettacolo continua con Cani, Fari, Milano, Limonata, Paracetamolo e Rai. Dopodiché la band fa una piccola pausa ed Edoardo con la sua chitarra regala la versione acustica di Amarena e Pomezia.

Il palazzetto torna a cantare con Oroscopo, introdotta da un video di Rosario Fiorello e Paolo Fox; Gaetano, annunciata graficamente da un cellulare che squilla; Frosinone e Pesto.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=aqrJVihJTDo]

Sullo schermo compaiono i titoli di coda che annunciano la fine dello spettacolo che ha pienamente soddisfatto le mie aspettative da fan sfegatata.

Certo, speravo che Edoardo cantasse la sua versione di Se piovesse il tuo nome, ma pazienza, me ne farò una ragione e continuerò ad ascoltarla su youtube.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=5BttrxJy7Ew]

 

 

Valeria de Bari 

 

Spesso il mal di vivere ho incontrato: il malessere nell’indie italiano

 

Sesso ed erotismo ai tempi dell’indie italiano

Sceneggiatrice, chitarrista, poetessa, pittrice: quello che sogno di diventare da grande. Ops ... sono già grande. Amo la musica (soprattutto il punk, il rock e le loro derivazioni), le immagini-movimento e l'arte del racconto (o come si dice oggi lo "story telling"). La mia vocazione è la curiosità. That's all folks

COMMENTA QUESTA DOSE DI CULTURA

Lascia un commento!
Inserisci il tuo nome qui