Nessuno può dire no ad Achille Lauro: dopo aver mancato il podio a Sanremo, eccolo a rappresentare San Marino all’Eurovision
Ad Achille ci siamo abituati, e quel faccino non è un viso a cui si possa dir no. Ancor meno Achille ci sembra una personalità che possa lasciarsi sfuggire un’occasione utile, qualunque sia. Eccolo quindi, dopo aver vinto il cugino di secondo grado di Sanremo in quel di San Marino con il singolo “Stripper”, proiettato a Maggio, all’Eurovision.
Il nostro dovrà passare le semifinali per poi gareggiare alle finali dove, tra gli altri, dovrà vedersela con gli amatissimi Mahmood e Blanco con il loro “brividi“.
Achille Lauro, missione arte e musica: e tutto il resto è noia
Per molti, il gesto del Lauro è stato tacciato di essere di cattivo gusto. Italiano, italiano…e poi? Peccato che una cosa che sfugge a molti è la seguente: le nazioni non sono obbligate a scegliere qualcuno della propria nazione ma hanno scelta libera.
San Marino dal canto suo aveva già iniziato la selezione molto tempo prima dello stesso Sanremo. Achille, la scelta sua, l’aveva già fatta. Questo risulterebbe evidentissimo se solo, per una volta, prima di giudicare l’operato e la personalità di un’artista ci si impegnasse, anche in maniera superficiale, nella sua conoscenza. Il cantante scrive infatti sui suoi social:
Parteciperò all’Eurovision2022 con il brano “STRIPPER” . Una grande opportunità per regalare alla mia musica e alle mie performance un palcoscenico di livello internazionale. Grazie di cuore a San Marino, “l’antica terra della libertà” , per avermi invitato alla primissima edizione del suo festival e aver reso possibile tutto ciò.
Non è una novità come la pensi sulla questione, non ne ha mai fatto mistero. Di etichette, case discografiche e bandiere, in ogni caso, Achille non sa che farsene davvero. Tutto ciò che conta è la sua musica, la sua arte. E con essa, il messaggio che vuole assolutamente che arrivi. Con Achille l’espressione è libera davvero, lo abbiamo visto e, ora, non fa altro che dimostrarcelo. Ce lo ha sempre insegnato: e ora che c’è da stupirsi? E’ ovvio, Achille lo si ama come lo si odia, ma certo non lo si può accusare di incoerenza.
Achille Lauro è il più fedele degli artisti. Fedele a sé, alla musica, a chi da sempre lo ascolta e ne percepisce le note purissime. A nient’altro: il resto è solo un mezzo. Con buona pace di San Marino. E dell’Italia.
Le ultime evoluzioni di una carriera da star
Certo, probabilmente molti riconosceranno che le ultime esibizioni del Lauro non stupiscono come fecero due anni fa. Sarà perché forse ci siamo abituati ( ci siamo abituati persino allo scandalo primo del me ne frego, chi doveva dircelo), sarà perché Achille oltre a provocare apertamente, ci riferiamo a Sanremo, toccandosi un po’ qui e un po’ là ma soprattutto là, non ha avuto colpi scenografici.
Anche a livello melodico e di testo, sia per ” Domenica“, la canzone sanremese, sia per quello che di “stripper” si è sentito, non è cambiato molto rispetto al livello passato. La struttura testuale pure, ha conservato quell’assetto provocatorio e un po’ sfrontato.
Insomma Achille ha ormai conquistato il suo posto tra i big e là sembra essersi fermato: fedele sì, ma probabilmente ormai non più in movimento.
Il video dell’esibizione a San Marino
Serena Garofalo
Foto cover e video forniti dalla Stampa Goigest: PH. LEANDRO MANUEL EMEDE