V-day, festeggiare il ventennio dei monologhi della vagina

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I monologhi della vagina in libreria con la nuova edizione per approfondire e combattere i cliché.

I monologhi della vagina è un’opera, forse in maniera drammatica, assai attuale. Ancora molto attuale. Troppo. Nonostante si lotti continuamente per un pensiero liberale e per la parità di genere i risultati sembrano lontani.

Basti pensare al movimento di matrice femminista che verte contro le molestie e le violenze contro le donne chiamato Me Too. Moto che si diffuse in modo virale a partire dall’ottobre 2017 come hashtag. Successivamente usato non solo sui social media ma anche nella realtà per aiutare a dimostrare la diffusa prevalenza di violenza sessuale e molestie, soprattutto sul posto di lavoro subita dalle donne. Una voce unanime che si è alzata  dopo le rivelazioni pubbliche di accuse di violenza sessuale contro Harvey Weinstein.

I monologhi della vagina edito da Il Saggiatore è il racconto della presa di coscienza del proprio sé. Il sé celato e nascosto delle donne. La parte più intima additata come fonte di tutte le vergogne. Un racconto corale che testimonia come venisse e viene vissuta la femminilità in maniera complessa.

L’autrice Eve Ensler racconta la difficoltà dell’approccio con la sua vagina e con il concetto di esser donna. Violentata all’età di 10 anni vivrà per molti anni legata ad un senso di inadeguatezza. Fino a giungere al momento della consapevolezza e della rivalsa. L’autrice rinasce e da voce a chi come lei vive in una condizione di schiavitù psicologica. I monologhi della vagina compie vent’anni. Lo spettacolo di Eve Ensler diede vita al V-Day, un movimento di attivismo globale per porre fine alla violenza contro tutte le donne e le ragazze. Un movimento rivoluzionario. Oggi più attuale che mai.

Nel 2006 il New York Times definì I monologhi della vagina «forse la più importante opera di teatro politico del decennio» e da quel momento, l’opera e Eve hanno ricevuto numerosi riconoscimenti.

Un’opera coraggiosa.

Un libro da far conoscere e condividere e, perché no, da introdurre anche nelle scuole.

Alessia Aleo

Giornalista pubblicista, una grande passione per la moda. Sempre in viaggio e alla scoperta di nuove prospettive.

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