Iain Sinclair tra le sue righe ci porta a visitare Londra oggi.
Nuda, cruda e senza scrupoli. Al di là dei percorsi turistici che, direttamente o indirettamente, conosciamo.
Minuziose le descrizioni in ogni singolo capitolo. I dettagli, a volte troppi, sono la peculiarità di quest’opera. Una passeggiata per la Capitale del Regno Unito dopo la Brexit che aprirà a lettore nuovi spunti di riflessione sul miraggio oltre la Manica.
La Shoreditch hipster, la City, il Tamigi e il sogno sono il proscenio di quel futuro luminoso che in teoria siamo tutti destinati a condividere, scortati inevitabilmente delle difficoltà, dalla sofferenza, dal dolore e dalla morte.
Si parla di invisibilità e di uomini isole, nonostante la sua magnifica pluralità.
In una Babele di lingue in cui ognuno cerca e rincorre il proprio “dio” alcune esistenze veleggiano quasi trascinate da forze centrifughe. Alcuni riescono a trovare riparo come il personaggio chiamato Buddha Vegetativo, uomo fuori dal tempo e oltre il linguaggio. Colui che aveva interiorizzato il valore dell’immobilità, del radicarsi come arbusti.
Quanto tempo occorre per diventare spettro, per diventare parte della città dove ti sei perso?
Una volta aperto il vaso di Pandora anche l’uomo invisibile può essere fastidio per la corsa quotidiana della massa. Una complessità di realtà che si incontrano e si scontrano, violentemente.
Guardingo osservatore, candido investigatore, vorace narratore Iain Sinclair fotografa gli eventi dell’avida società contemporanea. Ecologia dell’eccesso, quotidiani gratuiti, ascesa dei prezzi, diritto di superfice, trivellazioni aggressive e operazioni marketing travestite da pseudo attività benefiche: bugie su bugie.
Nitido è il contrasto dipinto tra le baracche urbane (sia pirata che autorizzate) e le residenze con infinity pool.
In questa camminata tra passato e futuro, viene sdoganata l’immagine della perfetta Londra oggi e viene sottolineata l’ambiguità e il cinismo passando da Renzo Piano a Stephen.
Chi è Stephen?
A mio parere “uno specchio” che rifletterà la sua storia tra le righe delle trecento settantasei pagine edite da Il Saggiatore.
L’ultima Londra è una città fatta luci e molte ombre, di estremismi e che vive in momentaneo moto ondulatorio tra leave & stay, come molte metropoli europee.
Alessia Aleo