Filosofeggiare dopo la lettura delle opere di Jaspers

karl jaspers fazi editore

Filosofeggiare non è prerogativa degli studiosi bensì di tutti coloro che si apprestano a conoscere differenti punti di vista. Parliamo di Karl Jaspers e di “Cifre della trascendenza”.

Filosofeggiare significa districarsi tra le fila del pensiero. Come in un gomitolo da districare Jaspers si confronta direttamente con gli autori che hanno segnato la sua formazione. Cifre Della Trascendenza di Karl Jaspers edito da Fazi Editori può essere paragonata ad una riflessione a voce alta. Considerazioni più squisitamente esistenziali prendono forma durante le lezioni universitarie tenute da Jaspers.
Lezioni tenute nel semestre estivo del 1961.

Difatti, nelle sue ultime lezioni all’Università di Heidelberg affronta il tema della relazione tra filosofia e rivelazione. Un tema che ha occupato gran parte della fase finale del suo pensiero.
Jaspers porta avanti nella sua opera una prospettiva filosofica autonoma che valorizza i suoi studi psicologici e psichiatrici. Inoltre, prende spunto dall’esistenzialismo di Kierkegaard.
È un confronto diretto: da Kant a Hegel, a Nietzsche e Kierkegaard, fino ad arrivare a Heidegger e Bultmann. Una discussione che porta alla “riabilitazione della filosofia pratica” tedesca.

Viene introdotto così il concetto di cifra. Filosofeggiare sviluppando il pensiero della trascendenza attraverso immagini, intuizioni e gesti esistenziali. Ovviamente la parola cifra non è da intendersi in senso puramente numerico. La cifra è una rappresentazione. Il concetto di cifra rinvia a qualcosa che non appare. La cifra è un segno la cui comprensione rivela un segreto. La cifra è un segno la cui comprensione rivela un segreto come direbbe il curatore del saggio filosofico Federico Ferraguto. Per Jaspers, la cifra è il linguaggio della trascendenza.
Importante sottolineare che il saggio non è scritto da K. Jaspers. L’opera è il risultato delle registrazioni a lezione. Gli appunti furono trascritti e redatti da uno studente, Naboru Hoso.

Solo nel 1970 Hans Saner ha rivisto la trascrizione di Hoso. Durante quella lettura furono apportate delle correzioni.
L’attuale traduzione dal tedesco delle lezioni è ad opera di Federico Ferraguto.

Alessia Aleo

Giornalista pubblicista, una grande passione per la moda. Sempre in viaggio e alla scoperta di nuove prospettive.

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