Minibombo, la casa editrice che si occupa dei piccoli lettori e dei grandi che li accompagnano, non sbaglia un colpo e – dopo Nascondino e Il libro bianco – ci regala un altro libro interessante e divertente.
Adesso ti prendo, di Ilaria Antonini, Barbara Balduzzi e Marco Scalcione, è disponibile nelle librerie a partire dal 3 febbraio.
Il gioco simbolico
Adesso ti prendo parte da un’idea semplice: riprodurre un inseguimento “all’ultimo scatto” tra preda e predatore nel più classico dei giochi di finzione.
L’inseguimento è infatti un gioco simbolico e quest’ultimo è un’attività importante, raffinata e impegnativa, che si sviluppa e progredisce durante l’infanzia insieme a diverse abilità e competenze del bambino.
Nel gioco simbolico i bambini mettono in scena delle situazioni, assegnando ruoli alle persone e creando veri e propri copioni: «Facciamo finta che io sono… e tu sei…?». Dottori e pazienti, mamme e papà, indiani e cowboy, maestre e alunni, gatti e topi, giaguari e scimmiette.
In Adesso ti prendo l’inseguimento coinvolge proprio un giaguaro e una scimmietta.
La trama
Come ogni giorno la giungla è pronta per essere il teatro dell’inseguimento. Il giaguaro vuole catturare la scimmia a tutti i costi e non sbaglia un colpo: «Trovata!». Fissa la scimmia con i suoi occhi grandi e… E adesso? Chi avrà la meglio? Lo scopriremo solo leggendo.
La recensione
I giochi di inseguimento sono fra i giochi più antichi e amati dai bambini di ogni cultura.
Sono divertenti perché garantiscono una tensione continua. Dall’inizio alla fine, in tutte le fasi, la corsa sarà emozionante e il finale è sempre inedito: non si sa mai se l’inseguito riuscirà a scappare o se invece avrà la meglio il cacciatore.
Adesso ti prendo ripropone la stessa tensione dell’inseguimento classico ed è un libro divertente e interattivo. Sarà il bambino a decidere quale parte interpretare, se il giaguaro o la scimmia.
Le illustrazioni sono immediate. La giungla è rappresentata come una mappa colorata di verdi diversi.
Adesso ti prendo non dovrebbe mancare nella libreria dei più piccoli. È consigliato a partire dai due anni, età in cui il gioco simbolico si evolve.
Valeria de Bari