Luca Pagani racconta le scritte sui muri di Star Walls
Esistono forme d’espressione che spesso vengono sottovalutate. Altre che vengono, addirittura, ghettizzate, come le scritte sui muri. E non parliamo di murales, ma proprio scritte.
C’è chi invece le studia, dedicandogli uno spazio nel vasto panorama di Internet. Star Walls, ad esempio, è un sito dedito proprio a questo genere d’espressione: come scritto sulla prima pagina, non s’intende promuovere il writing illegale ma descrivere un fenomeno sociale. Luca Pagani, co-fondatore del sito, in un’intervista ci ha raccontato delle curiosità del sito.
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Fonte: Star Walls |
Da cosa deriva il nome “Star Walls”: è solo un gioco di parole con il celebre film o c’è altro?
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Luca Pagani, co-fondatore di Star Walls |
Star Walls è l’inno al bisogno della società di comunicare, che trova una concreta realizzazione attraverso una scritta sul muro. Il muro è mezzo di comunicazione più antico della storia dell’uomo. Le vere star sono i muri e le persone che, ispirate da motivi diversi, sentono il bisogno vitale e irrefrenabile di comunicare. Cosa spinge il passante a scrivere quella scritta? Non possiamo saperlo con precisione ma questo spinge la nostra fantasia nel trovare una risposta… Un amore non corrisposto, una protesta politica , un disagio sociale… O semplicemente pura pazzia. Forse quest’ultima è la risposta per noi più affascinante.
Perché è nato questo portale?
Questo sito nasce dalla nostra passione nel leggere le scritte. Nei bagni, in strada, sulle pareti delle ascensori, sui bachi di scuola…Un giorno ci siamo detti: “perché non raccogliere tutte queste scritte in un sito?” E così è nato tutto.
La nostra missione vuole essere tra le più nobili: rendere immortali e senza confini i messaggi “ingabbiati” su un muro. Una scritta rimane leggibile solo ai passanti in un determinato luogo. Con Star Walls i messaggi viaggiano nella rete senza limiti geografici. Per sempre. A prova di inchiostro indelebile.
L’ignoranza è forse da sempre la base del fenomeno delle scritte sui muri. In fondo è l’unico strumento di comunicazione di massa davvero gratuito a disposizione del popolo. Quindi ben venga l’ignoranza! Anzi ben venga l’INIORANZA! 🙂
Francesco Fario