Eataly apre le porte alle nuove leve del panorama enogastronomico mondiale per dare risalto ai piccoli produttori nel mare magnum del mercato italiano, dove vige l’egemonia dei grandi nomi.
E’ chiaro che un’azienda notoriamente prestigiosa regali agli enofili una garanzia di successo, ma ciò non vuol dire che dietro ai produttori più piccoli non vi sia tanta qualità da scoprire e apprezzare. Per questo motivo Sabato 12 e domenica 13 novembre, nel terzo piano del celebre store di Roma Ostiense, la magia ha avuto inizio radunando moltissime presenze curiose e “assetate” di novità.
Vagando tra i vari stand presenti i partecipanti hanno ascoltato la storia di ogni produttore, che, insieme a stuzzicanti taralli, dava sfoggio delle proprie bottiglie.
A battezzare il nostro giro è l’Azienda Quota101, che nel nome riecheggia i 101 metri sopra il livello del mare della favolosa tenuta sui Colli Euganei.
Siamo qua per salvare il territorio e farlo conoscere: abbiamo dei vini che lo rispecchiano pienamente.
Ci presentano un Fior d’Arancio Docg, non solo in versione spumante dolce, ma anche nella sorprendente versione secca.
Ci tuffiamo poi nel cuore del Sud salentino con l’azienda pugliese Romaldo Greco, che ci lascia assaggiare il rosato Duodecim, frutto di una vendemmia manuale in casetta mirata a preservare la qualità dell’uva. Il nome particolare, deriva dal latino e ricorda le 12 ore di macerazione del mosto sulle bucce.
L’azienda lombarda Calatroni, vocata per il Pinot Nero in chiave metodo classico, ci stupisce con un rosato che colpisce già dal colore “tendente quasi al buccia di cipolla“, conferito grazie ad un processo di criomacerazione pellicolare delle uve.
Proseguiamo con i piemontesi Contrada di Sorano, che ci raccontano i loro due vini, il Langhe Nebbiolo 2014, ma soprattutto il Dolcetto d’Alba 2015, un vero e proprio esperimento: “Abbiamo cercato di creare un vino strutturato e tannico, che resiste all’invecchiamento. Abbiamo fatto una selezione accurata delle uve per renderlo il più concentrato possibile.”
La Toscana giunge prepotentemente al nostro palato con Podere Alberese azienda biologica in provincia di Siena a conduzione familiare, innamoratissima del Sangiovese ma interessata anche a salvaguardare l’obliata varietà autoctona del Fogliatonda.
Arriva poi anche il vino che gioca “in casa” con Damiano Ciolli, azienda con una lunga storia alle spalle, che però imbottiglia dal 2001: la sua perla è il Silene 2015, cesanese al 100%, la cui vinificazione e fermentazione avvengono in acciaio, l’affinamento dura un anno in vasche di cemento, e poi altri sei mesi in bottiglia.
Non mancano i marchigiani de La Staffa, che dal 2009 producono vino a Staffolo, vicino Jesi, con agricoltura biologica d’ispirazione biodinamica: ci fanno assaggiare Verdicchio e Montepulciano, con un fantastico binomio.
Il Wine Festival abbraccia così tutto lo Stivale, ma non solo. Dulcis in fundo arrivano le piccole e appunto dolcissime uve francesi di Jean Bernard Larrieu Lapeyre (Jurançon).
Si chiude così il nostro inebriante giro tra questi piccoli tesori e si aprono le danze con le specialità gastronomiche proposte da Eataly: dopo un gustoso tagliere, arrivano le Orecchiette datterino “Ilfiordellorto”, con stracciatella e mandorle croccanti, realizzate con passione da I Fiori dell’Orto, direttamente dal Gargano pugliese.
Per il dolce torniamo in casa con un delizioso tiramisù al bicchiere, gusto pistacchio e mandorle, della pasticceria De Bellis.
Puglia: Tenuta Patruno Perniola, Bonsegna, Romaldo Greco, Pietraventosa, Cantine Imperatore, Francesco Marra, Cantine Losito
Calabria: A’vita, Sergio Arcuri
Campania: Cantine dell’Angelo, Cantine del Barone, Cantina del Cancelliere, Luigi Tecce, Monte Di Grazia, Bajola (Ischia)
Sicilia: Francesco Guccione, Animacorale, Crasà
Toscana: Calafata, Buondonno, Il Colombaio di Santa Chiara, Macchion dei Lupi, Ottomani, Le Capanne di Gabriele Mazzeschi, Podere Concori, Podere Alberese, Società Agricola Sequerciani, Azienda Agricola Celestina Fe’
Lazio: Cantina Ribelà, Damiano Ciolli
Piemonte: Roccalini, Contrada di Sorano, Garbarino, Ressia, Principiano, Crealto, Cantina del Signore
Liguria: Possa, La Felce
Emilia Romagna: Croci, Vigneto San Vito, Podere Saliceto
Marche: La Staffa, Vigneti Vallorani
Abruzzo: Agricola Rabasco
Lombardia: Biondelli, Arcari e Danesi, Sullali, Solouva, Andrea Arici, Camossi, Citari, Azienda Agricola Calvi, Calatroni, Dei Giop
Valle D’Aosta: Ermes Pavese, Cave Mont Blanc De Morgex et La Salle
Alto Adige: Bellutti, Azienda Agricola Martin Gojer-Pranzegg
Trentino: Filanda dei Boron, Cobelli
Veneto: Massimago, Antolini Vini, Vini Pagani, Vignale di Cecilia, Quota 101, La Biancara, Casa Belfi
Francia: Domaine Ostertang, Jean Bernard Larrieu Lapeyre, Chandon De Briailles
Alessia Pizzi