L’enoteca Bulzoni si rinnova alla soglia dei novant’anni aprendo alla cucina, una proposta che esalta il gusto di bere un buon bicchiere.
Da sempre enoteca di riferimento della zona Parioli a Roma, l’Enoteca Bulzoni allarga la sua attività includendo la cucina. Verrebbe da dire nulla di nuovo nel panorama della ristorazione. Operazioni che mirano ad allargarsi battendo il ferro finché caldo, investendo come si può nell’area commerciale del food, mai più in fermento di ora.
Niente di tutto ciò. Bulzoni fa un salto in avanti guardando al passato e mettendo a frutto l’esperienza maturata sin dal 1929. Un viaggio temporale esclusivamente a carattere familiare. Da Emidio Bulzoni al figlio Sergio fino ai fratelli Riccardo e Alessandro, nipoti del fondatore che oggi guidano l’attività. Trasformandosi nel tempo da semplice esercizio commerciale di Vini ed Oli ad enoteca di estrema competenza, è riuscita a capitalizzare al massimo l’esperienza fatta sul campo.
L’osservazione diretta di intere generazioni di appassionati bevitori che si sono succedute tra le sue mura, ha suggerito la trasformazione di oggi. Il locale rispetto al passato risulta letteralmente stravolto, integrando la cucina allo scopo di completare l’esperienza del vino. Nessuna concessione al design estremo, ma un luogo pensato esclusivamente per quelli che sono i suoi fruitori. Nessuna esasperazione concettuale di arredi e colori, tipici segni di attività nate strizzando l’occhio al vino sull’onda della tendenza.
Il gusto semplice dell’eleganza.
Predominano invece il calore dei legni e degli arredi, che richiamano l’elegante sobrietà di quelli vecchio stile. L’ambiente ideale per bere vino. Il numero contenuto dei coperti rende piacevole intrattenersi nel locale, che regala atmosfere senza tempo anche quando è a pieno carico. Nella sala principale dagli scaffali terra cielo si affacciano le oltre mille referenze di vino, mentre nell’altra più piccola trova posto un tavolo centrale dedicato alle degustazioni.
La carta dei vini è suddivisa tra “vini moderni”, prodotti secondo tecniche di enologia moderna e “vini come una volta”, prodotti secondo i metodi del passato, poco aggressivi e con interventi minimi in vigna e durante la vinificazione. Completano la carta i “vini estremi”, prodotti da piccole cantine in maniera naturale e senza utilizzo di prodotti chimici. Vini che catturano particolarmente l’attenzione dei fratelli Bulzoni, tanto da produrli in quel di Torri in Sabina.
Proposte di cucina ideate per degustare vino.
La proposta gastronomica oltre alla consuetudine dei taglieri, è pensata per permettere al vino di esprimersi al meglio in associazione col cibo. Il menù del Banco propone tapas e pintxos, tradizionale compagno dell’aperitivo nei paesi baschi. Ottimi quello con top di burrata affumicata e pomodoro arrosto e quello con fungo cardoncello e cicoria ripassata. Realizzati con materie prime di assoluta qualità e ideale accompagnamento anche per un buon bicchiere alla mescita.
Al tavolo invece la scelta si apre ad una selezione contenuta di primi e secondi piatti, tra cui le pappardelle con ragù di frattaglie da assaggiare assolutamente. Una raccolta di sapori per chi si siede a tavola, pensando prima a una bottiglia e poi a come esprimerla al meglio attraverso un piatto.
Bruno Fulco