Intrighi, giochi di potere, carnalità: questi gli ingredienti principali della scalata al potere di una delle famiglie più controverse della storia.
Nella Roma papale innumerevoli furono i complotti, le alleanze e gli intrighi arditi dalle famiglie più potenti per effettuare la più grande scalata al successo: conquistare il trono di Pietro. E nella Roma del 1400 protagonista assoluta in questo senso fu indubbiamente la celebre famiglia Borgia.
Tutto ebbe inizio con Alfonso Borgia il quale venne eletto papa nel 1455 con il nome di Callisto III. Costui fece subito eleggere cardinale, a soli 25 anni di età, il nipote Rodrigo Borgia: un uomo assai astuto che in breve tempo, riuscì a raggiungere le più alte cariche dello Stato Pontificio. E proprio da cardinale, Rodrigo incontrò quella che sarebbe di fatto diventata la sua amante ufficiale, Giovanna Cattanei detta Vannozza, con la quale iniziò una relazione durata 15 anni. Ovviamente questa passione non rimase senza “conseguenze”: dalla coppia nacquero ben quattro figli (Cesare, Giovanni, Lucrezia e Goffredo). Rodrigo si preoccupò sempre di non ufficializzare la loro relazione, organizzando per Vannozza numerosi matrimoni di facciata.
Questo spregiudicato comportamento causò non pochi nemici al Borgia, tra cui vi era certamente il nipote di papa Sisto IV, il cardinale Giuliano della Rovere: uomini entrambi ambiziosi ed intelligenti entrarono ben presto in lotta per l’elezione al soglio pontificio. All’indomani della morte di Sisto IV, Rodrigo subito iniziò a mercanteggiare con gli altri prelati e i signori della penisola italiana per ottenere l’elezione. Privato però del sostegno dei suoi alleati, fu costretto a votare il debole Giovanni Battista Cybo, eletto papa col nome di Innocenzo VIII. Il suo pontificato fu assai breve ed ecco quindi che alla morte di questi, Rodrigo riuscì dove prima aveva fallito: fu eletto papa nel conclave del 1492 con il nome di Alessandro VI.
Si racconta che il giorno dell’elezione, sul sagrato di San Pietro, vi fosse in prima fila la stessa Vannozza insieme alla figlia Lucrezia. In realtà la coppia non si frequentava più da tempo, perché Alessandro aveva ormai rivolto le proprie attenzioni alla giovane e bella Giulia Farnese, che in molti ormai chiamavano, suo malgrado, “Concubina Papae” o addirittura “Sponsa Christi”!
Il pontificato del Borgia fu crudo e spregiudicato: molte furono le esecuzioni capitali da lui ordinate – celebre fu quella del Savonarola a Firenze – e le torbide nomine di molti nuovi cardinali per assicurarsi un più largo consenso. Tra questi non si dimenticò certamente del proprio figlio Cesare, detto il Valentino, che tornò però ben presto allo stato laicale per sposare la principessa francese Charlotte d’Albret, ottenendo così il titolo di duca di Valentinois. Lucrezia fu invece utilizzata più volte come pedina per stringere importanti alleanze: fu data infatti in sposa prima a Giovanni Sforza, signore di Pesaro; poi ad Alfonso d’Aragona – figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli – ed infine ad Alfonso d’Este, signore di Ferrara. Per Giovanni il papa creò invece appositamente il ducato di Benevento, ma il ragazzo morì molto presto, assassinato a Roma, da ignoti, a soli 21 anni. Mentre di Goffredo poco sappiamo, morendo anche lui in giovane età.
Tra intrighi, relazioni, figli illegittimi e corruzione, fu proprio papa Borgia a proclamare il solenne Giubileo del nuovo secolo nel 1500, organizzando per la prima volta nella storia la cerimonia di apertura delle quattro porte sante nelle quattro Basiliche papali. L’altro aspetto certamente importante del suo pontificato fu la sua grande passione per l’arte che lo rese di fatto un ottimo mecenate. Il suo artista preferito divenne ben presto il Pinturicchio al quale commissionò la realizzazione del ciclo di affreschi per i suoi appartamenti privati nel Palazzo Apostolico in Vaticano e a Castel Sant’Angelo. Si deve inoltre al Borgia la realizzare del primo Orto Botanico di Roma e fu sotto il suo pontificato che il cardinale Jean Bilhères de Lagraulas – ambasciatore di Carlo VIII presso la Santa Sede – commissionò al giovane Michelangelo la celebre Pietà, ancora oggi assai ammirata nella Basilica di San Pietro.
La storia del nostro Borgia non poteva che concludersi in un’aurea di mistero. Non è infatti nota ancora oggi l’esatta causa della sua morte: le note ufficiali sembrano riportare che il papa sia deceduto a causa di un improvviso attacco di malaria o di intossicazione alimentare, ma c’è anche chi ritiene che il pontefice possa essere stato avvelenato. E non è difficile immaginare come anche questo possa essere altrettanto vero!
Testo a cura dell’associazione culturale L’Asino d’Oro