In esposizione permanente, la sezione dedicata al genio vinciano è stata rivista con moderni criteri di allestimento. Multimediali e interattivi, valorizzano il contesto storico degli studi leonardeschi
Il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha aperto, dal 10 dicembre, le nuove gallerie dedicate a Leonardo da Vinci.
Disegni di Leonardo “animati” da immagini in movimento, filmati e soluzioni interattive, ricostruzioni in grande formato: il percorso espositivo sul genio vinciano è stato ristrutturato secondo una moderna concezione museale, con installazioni multimediali e una spiccata cornice divulgativa. Alcuni media lo hanno definito “spettacolare”: più semplicemente, i curatori hanno rimodernato un allestimento statico che risaliva al 1953. Il progetto è di Claudio Giorgione, curatore Leonardo – Arte & Museo. Collaboratore scientifico è Pietro Marani, professore di Storia dell’Arte Moderna del Politecnico di Milano e l’allestimento è a cura dell’architetto François Confino.

Grande evento al museo della Scienza e della Tecnologia di Milano
Il museo ha presentato le nuove gallerie come un grande evento. Prima dell’inaugurazione, il 9 dicembre scorso, una partecipata conferenza stampa ha radunato, in auditorium, una folla di giornalisti; il taglio del nastro ha visto presenti, tra gli altri, Dario Franceschini, ministro per i Beni Culturali, Beppe Sala, sindaco di Milano, Luciano Fontana, governatore della Regione Lombardia.
Una nutrita serie di sponsor, tra cui Eni, Leonardo Company, Fondazione Cariplo, ha contribuito a rinnovare le gallerie. Lo stesso sindaco di Milano ha pubblicamente ringraziato il museo per la sua capacità di autofinanziarsi, grazie un’attività di collaborazione con il privato: una formula scelta da tempo, oramai, sotto la direzione di Fiorenzo Galli, da 18 anni alla guida del museo.

Le nuove gallerie di Leonardo da Vinci
La collezione storica del museo, esposta dal 1953, comprendeva una serie di modelli in legno, ricostruzioni di alcuni progetti disegnati da Leonardo. L’idea di presentare dei modelli per illustrare la creatività del genio era già ottima: il nuovo allestimento oggi prevede 39 installazioni multimediali e altri documenti che raccontano Leonardo nell’Italia del Rinascimento.
Ha spiegato Pietro Marani:
“l’allestimento del ’53 tendeva a presentare gli aspetti innovativi dell’opera di Leonardo, che era considerato come un genio eccezionale per il suo tempo. Oggi gli studi hanno approfondito molti aspetti che aiutano a inserire Leonardo nel contesto storico, inserendolo in una rete di relazioni con la cultura del tuo tempo”.
Per questo motivo il pubblico ritrova, tra gli altri, la ricostruzione del Pantheon di Roma, i progetti di una città ideale, i pittori lombardi che imitarono Leonardo. L’opera del genio figura in uno scenario più ampio che tocca economia, cultura, pittura, architettura, scienze naturali.

Le nuove gallerie leonardesche si estendono oggi su 1300 metri quadri e comprendono 170 opere. Sono 70 modelli e plastici storici, 18 volumi antichi, 33 naturalia, 17 calchi, 14 affreschi e dipinti, 6 manufatti antichi e 13 facsimili, 39 installazioni multimediali. Fanno parte del percorso espositivo permanente e la loro visita è inclusa nel biglietto d’ingresso del museo. Comprese nel biglietto, ma da prenotare, sono invece alcune attività dell’i-lab Leonardo per bambini e ragazzi.
Claudia Silivestro