Triplicano gli spazi e prende vita il nuovo allestimento del MAXXI a partire dalla piazza principale fino agli spazi espositivi della Galleria 1 e la Galleria 2.
La Piazza Alighiero Boetti è l’inizio di questo nuovo viaggio con le nuove installazioni Winter Moon e uno degli alberi di Ugo Rondinone, il calco di un ulivo alto 5 metri.
La prima sala è già una grande novità perché è tornata ad essere una sala espositiva all’entrata accoglie la maestosa opera Wall Drawing #1153 Ripples di Sol LeWitt, ci sono volute 4 settimane per completare quest’opera realizzando a matita tutti i piccoli segni.
La Galleria 1 è stata completamente trasformata sia nella prima sezione dove possiamo trovare la storia negli “Incontri Internazionali d’Arte” sia nella seconda completamente riqualificata in galleria e non più come un unico corridoio. Qui le opere dialogano perfettamente con l’architettura perché la tematica principale è l’habitat: come artisti e architetti contemporanei hanno interpretato la loro relazione con lo spazio e con il luogo. Questo è il senso del percorso The Place to be, il nuovo allestimento della collezione permanente all’interno del museo. Perché il museo è la casa dell’opera.
Tra le diverse opere: il pavimento di Carl Andre. Il ponte dello stretto di Messina di Sergio Musmeci vincitore del concorso e il ponte circolare per contrastare con la forma del cerchio la forza orizzontale delle onde telluriche di Giuseppe Perugini. Ma molto altro ancora, l’allestimento di Gianfranco Baruchello “Piccolo sistema” si tratta di un’ opera che è un viaggio nell’intimità dell’artista tra lo spazio onirico e lo spazio della ricerca.
Tramite le sue tematiche classiche dell’ecologia e la quotidianità ci fa riflettere tra lo spazio naturale e l’artista. Elmut Newton con una serie di fotografie scattate in 72 ore a Roma. Sono foto dal sapore gotico che dialogano molto bene con l’idea dello spazio. L’obiettivo di The Place to be era creare una collezione molto dinamica non solo fatta dalle opere già di proprietà del MAXXI ma formata anche da prestiti comodati e donazioni.
Al piano superiore la nuova galleria 2 Gian Ferrari dove si trovano approfondimenti di artisti o architetti. Bruna Esposito è la prima che incontriamo con l’opera “e così sia…” Sta realizzando un lavoro del 1999-2000 un Mandala di legumi e spezie che completerà durante tutta la mostra e alla fine verrà cancellata con una performance musicale a settembre. Bruna regala sacchettini con semi, spezie e una poesia di Paola D’Agnese.
Ma queste citate sono solo alcune delle tante opere artistiche e architettoniche che si trovano nei nuovi allestimenti curati da Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione realizzando così un progetto fortemente voluto dal Presidente Giovanna Melandri e dal Direttore Artistico Hou Hanru. Completano gli spazi la video gallery a fianco del bookshop dove potremo condividere film, video d’artista e architettura contemporanea. Pietro Barrera il segretario del MAXXI dichiara:
“Abbiamo voluto fornire nuovi servizi, tutto il sistema MAXXI ruota intorno a una piazza che è anche uno spazio di socialità e per questo gli spazi sono pensati con una nuova gestione del ristorante aperto sulla piazza e la nuova caffetteria che è un ponte verso la città, uno spazio in comunicazione sulla strada, coniugando la vita di tutti i giorni e l’arte. La chef stellata gourmet Cristina Bouwerman coronerà questo progetto e siamo orgogliosi che abbia voluto partecipare alla offerta gastronomica della nostra cultura”.
Sara Cacciarini