Siamo nel pieno dell’estate, ma non tutti ancora hanno avuto la fortuna di farsi una bella vacanza coccolati dalla brezza marina. Se il vostro sogno per quest’anno è quello di immergervi in un paradiso terrestre allora lasciatevi ispirare dai colori caldi e avvolgenti di Paul Gauguin: direzione Tahiti.
Questa volta noi di Infusi d’Arte vi proponiamo un vero e proprio invito al viaggio, alla ricerca di un’oasi dove conciliare se stessi con una terra arcaica ed incantevole persa in mezzo al Pacifico, lontana dalle incombenze quotidiane e dallo stress cittadino. State già controllando i biglietti?
L’Infuso d’arte di oggi è “Due donne tahitiane con germogli di mango” realizzato dal pittore francese, tra i massimi interpreti del post-impressionismo, nel 1899 e conservato al Metropolitan Museum of Art di New York. Il dipinto fa parte di una serie di opere dedicate da Gauguin a quest’isola paradisiaca e primitiva, dove essere e sentirsi finalmente liberi.
Potete visionare il quadro qui.
Cosa vediamo nel dipinto?
L’artista ritrae qui due bellissime donne tahitiane, entrambe in piedi e semi nude, possiamo ammirare infatti i seni sensualmente scoperti dalla leggera veste e la delicatissima pelle color ebano illuminata totalmente dal sole.
La giovane a sinistra sta sostenendo con le braccia un cesto contenente dei fiori di mango con la mano splendidamente messa in risalto in primo piano dall’artista. Le ragazze indossano semplici abiti che le ricoprono parzialmente, uno viola e l’altro azzurro, portano degli orecchini dorati, mentre i capelli neri, lisci e vellutati sono sciolti lungo le spalle.
Le protagoniste sono donne “selvagge” inserite in un’ambientazione senza uno sfondo definito, due tahitiane silenziose, immerse nei suoni e nei colori di una natura paradisiaca che ha catturato il cuore dell’artista. Allo sguardo di Gauguin esse si presentano in una nudità naturale e priva di pudori, in armonia con uno stile di vita semplice e privo di condizioni.
Cosa ci fa entrare nel quadro?
Lo sguardo delle due donne è intenso e profondo, cattura l’osservatore che si perde alla ricerca del messaggio che queste ragazze sembrano voler comunicare con i loro occhi scuri. Le due affascinanti protagoniste diventano il simbolo del meraviglioso mondo che Gauguin ha incontrato in Polinesia rappresentato attraverso le sue forme ed i suoi colori portando lo spettatore a perdersi nel contesto del paradiso oceanico.
L’artista ci rivela Tahiti attraverso le sue bellissime abitanti, una natura esotica ed incontaminata dove è possibile essere liberi divenendo l’esatto contrario del mondo occidentale che il pittore aveva infatti deciso di lasciare con una critica consapevolezza.
Due parole sullo stile…
Le figure sono definite da Gauguin con una spessa linea di contorno che rende la figura massiccia, robusta e perfettamente dominante lo spazio circostante. Tuttavia la posizione dei due corpi e la relazione tra le figure, che sembrano tra loro interconnesse, rivela un senso di intima armonia creando un’atmosfera di serenità e tranquillità che coinvolge lo stesso osservatore.
Gauguin utilizza colori caldi e avvolgenti stesi sulla tela con delle pennellate dense che siano in grado di tramettere le sensazioni e le sfumature psicologiche degli abitanti di questo sperduto paradiso terrestre.
Anche per oggi il nostro infuso è finito, speriamo di avervi ispirato abbastanza da abbandonare tutto e trasferirvi in Polinesia. Se non ne siete ancora convinti potrebbe aiutarvi a sopportare il caldo cittadino un’altra nostra piccola pillola dedicata all’estate a questo link. Ci vediamo tra due settimane!
Martina Patrizi