È stato in scena dal 25 al 27 giugno, al Teatro Tordinona, “Declinazioni d’amore” con la regia di Anna Cianca, scritto da Franca de Angelis.
È stato un grande successo che ha visto le tre serate interamente sold out.
Successo a dir poco meritato, sia dal punto di vista della bravura attoriale del cast, che dal punto di vista della regia e della scenografia (molto minimal ed essenziale). È proprio questa essenzialità a rendere lo spettacolo ulteriormente incisivo e convincente dal punto di vista emozionale. Lo spettatore rimane “incatenato”, “agganciato”, a ciascun dialogo e a ciascun personaggio, ognuno del quale inserito all’interno di in una “mini storia”.
Il titolo dell’opera è già pienamente evocativo di per sé: nello spettacolo viene rappresentato infatti l’Amore in tutte le sue mille forme. Un amore che ci pone delle domande, affrontandole anche in modo stilisticamente ironico, seppur a tratti, molto drammatico. Le domande riguardano l’esistenza o meno dell’anima gemella (degno di nota, a questo proposito, il monologo della bravissima attrice Alessia Filiberti, nel quale interpreta proprio l’anima gemella).
Il cast è composto dagli attori Enrico Catani, Nunzia Fabrizi, Alessia Filiberti, Cristina Finocchi, Antonio Gallelli, Piergiorgio La Rosa, Fabio Valerio.

Le musiche non sono lasciate al caso, e consentono di creare una cornice molto coerente sia con il testo che con tutti i personaggi. La risata nasce spontanea e non è mai forzata o amara. Come anche dall’altro lato, la riflessione. Alcuni dialoghi, infatti, si contrappongono a quelli più comici ed ironici, toccando punti di evidente dramma. Ma l’amore non si nasconde mai, neanche in quei momenti di forte angoscia, tristezza.

L’amore, come dice lo stesso titolo dello spettacolo, ha molte declinazioni. È difficile trovare una definizione univoca per il nome amore: è complicità? È passione? È condivisione? Come dirà uno dei personaggi: è comprensione?
L’amore ha per ciascuno di noi un significato diverso, a seconda delle nostre esperienze, delusioni, trascorsi. Di una cosa, però, possiamo esseri sicuri. Come scrive Goethe, “è certo che nel mondo degli uomini nulla è necessario, tranne l’amore“.
Serena Cospito
Foto di Marta Sansonetti