Al Teatro Vittoria un classico di tutti i tempi: trappola per topi

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Conosciamo tutti i gialli di Agatha che hanno accompagnato i pomeriggi dei lettori di tutte le età, ma mettere in scena, ed essere in grado di creare la suspense e l’atmosfera della penna magica della piccola vecchietta inglese non è così facile.

Il regista Stefano Messina e la “sua” compagnia teatrale ci sono riusciti, ne è venuto fuori un lavoro entusiasmante, divertente e curato nei minimi dettagli.

La ricostruzione della scenografia, una vecchia casa inglese degli anni ’50: il divano in pelle rossa, la radio d’epoca in radica, la scalinata in legno cigolante che porta al piano di sopra dove si trovano le stanze degli ospiti, il caminetto che riesce a dare calore alla stanza e l’effetto finestra, con una grande tenda rossa che si può aprire sul paesaggio innevato, incanta lo spettatore e crea uno spazio in più, un esterno, la scena è più dinamica e le battute rimbalzano tra gli attori.

La difficoltà di mettere in scena un classico di questo tipo è restare ingarbugliati in stereotipi già visti, in realtà la perfetta sincronia degli attori e i movimenti di scena ha reso lo spettacolo dinamico non annoiando lo spettatore evitando il rischio di cadere nella recita scolastica. Lo spettacolo è intrigante e divertente, il regista è riuscito nel suo intento.

Trama:

La coppia di albergatori Mollie e Giles Ralston inaugurano la loro attività di affittacamere nella loro vecchia casa, la Locanda di Castel del Frate con personaggi stravaganti e apparentemente estranei uno all’altro che incominciano ad arrivare e occupare le stanze. Ognuno ha una personalità ben definita e particolare, e un segreto da celare.

La bufera di neve gioca una parte importante nel tenerli “intrappolati” nella locanda e le notizie alla radio di un assassinio a Londra creano l’ansia e il filo di tensione, ognuno ha qualcosa da nascondere.

Il poliziotto Trotter abile sciatore raggiunge la Locanda per indagare e proteggere gli ospiti completamente isolati dal resto del modo, infatti le linee telefoniche sono interrotte e la bufera di neve impedisce agli ospiti di partire, ma è tutto casuale? l’assassino ricercato è tra gli ospiti della Locanda? La Christie riesce a tenere lo spettatore sulle spine fino alla fine, dove il mistero viene svelato. Dopo la pubblicazione del romanzo, fu rappresentato per la prima volta il 25 novembre del 1952 nel West End di Londra dove è andato in scena ininterrottamente per 55 anni con numerose repliche in tutto il mondo riuscendo a stupire anche la stessa autrice. In Italia, oggi, è ritornato ancora una volta al teatro Vittoria riscuotendo un clamoroso successo tra gli spettatori che amano i gialli tradizionali.

Trappola per topi- Teatro Vittoria

 

Sara Cacciarini

Sara Cacciarini giornalista pubblicista, si è laureata in Scienze Naturali e ha conseguito un Master di Comunicazione e Giornalismo Scientifico a La Sapienza di Roma. Collabora con CulturaMente dal 2016, è appassionata di teatro, musica e cinema.

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