Enrico Montesano è un Rugantino troppo “stagionato”

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Enrico Montesano torna a interpretare Rugantino al Teatro Sistina di Roma, affiancato da Serena Autieri nei panni di Rosetta.

Sono passati esattamente 40 anni da quando l’attore indossò i panni del romano ruspante più famoso della storia del teatro: e gli anni che passano, mi duole dirlo, si sentono. Montesano è un attore con la A maiuscola, ma interpretare Rugantino a 70 anni non è stata una buona idea. Soprattutto se Rosetta viene interpretata da una quarantenne straripante come Serena Autieri.

Purtroppo la coppia sul palco non regge. Dalla Autieri onestamente mi aspettavo di più a livello recitativo. A livello canoro ne ho sempre apprezzato le doti, che però non risultano adatte allo spettacolo. Manca nell’interpretazione dell’attrice quel cipiglio romanesco che la predecessora Alida Chelli era riuscita a regalare al pubblico. Accade, quindi, che se Enrico Montesano compensa a livello attoriale, i due risultano scoordinati anche a livello canoro perché la voce squillante dell’Autieri cozza con il filo di voce del partner.

Molto più riuscita la coppia Mastro Titta – Eusebia, interpretata magistralmente da Antonello Fassari ed Edy Angelillo: il loro equilibrio offre uno splendido esempio di performance. Bravo anche Matteo Montalto, che con la sua voce, ha tirato su il tono dello spettacolo.

Che dire, quindi, di questo Rugantino 2018? Belli i costumi, belle le coreografie, belle ovviamente le canzoni e, mi preme dirlo, meravigliosa la scenografia in movimento. Ma come da romana mi emoziona sempre ascoltare Ciumachella dé Trastevere e Roma nun fa la stupida stasera, da giornalista devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di più, prima di tutto un po’ di onestà. Ok riproporre al pubblico dei cult con attori DOC se sono ancora in vita (purtroppo questo non è stato possibile per Alida Chelli, scomparsa nel 2012), ma bisogna anche avere la consapevolezza dei propri limiti ed evitare forzature sul palco, perché per quanto la commedia sia una storia finta, il pubblico non s’inganna mai.

Alessia Pizzi

Alessia Pizzi
Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista Pubblicista, Consulente di Digital Marketing, ma soprattutto fondatrice di CulturaMente: sito nato per passione condivisa con una squadra meravigliosa che cresce (e mi fa crescere) ogni giorno!

8 Commenti

    • Ciao Sergio, in realtà ho motivato tutti i miei gusti personali con critiche oggettive rispetto allo spettacolo. Poi sul de gustibus siamo d’accordo, ma dove sarei stata troppo personale? Buon anno intanto 🙂

  1. Gentile Alessia,
    sono rimasto positivamente sorpreso nel vedere Montesano recitare, cantare, correre e saltare sul palco per quasi tre ore. Mi aspettavo che si limitasse in alcune scene. Spero riesca a reggere per i prossimi spettacoli.
    Autieri mi è sembrata un po’ soffocata dalla parte ma sulla recitazione e sul canto mi è sembrata bravissima come al solito.
    Sono d’accordo su Eusebia e Mastro Titta.

    In generale ho trovato lo spettacolo bello e davvero emozionante. Nota dolente il teatro, a mio parere ha bisogno di essere rinnovato.

    Buon anno

    • Grazie per il commento Emiliano! Chiaramente il bello di vedere uno spettacolo sta proprio nella diversa ricezione a seconda dello spettatore. Lato mio mi sarebbe piaciuta una coppia più affiatata e – mi passi il termine – allineata, ma ciò non toglie che Montesano sia un grande artista. Buon anno a lei!

  2. Domanda. Ma invece di parlare di interpreti, chiaramente fuori ruolo, visto che il paino romano per eccellenza (il ragazzotto arrogante : rugantino = arrogante, rugare = contestare con arroganza) sia interpretato da un settantenne e Rosetta (tipica donna romana) sia interpretata da una napoletana, non saperebbe più opportuno parlare della bestemmia culturale che sta andando in scena attualmente al sistina??? A nessuno viene in mente che Rugantino è un’opera letteraria prima di essere una commedia musicale? E che di conseguenza sottoporci a tale scempio è come scaricare quintali di immondizia nel Colosseo? Nessuno ha i valori di appartenenza alla vera romanità? E di rispetto? Nessuno si rende conto che, per quanto lo spettacolo sia illusione, questo è un inganno!!! Nessuno parla del fatto che in Italia il teatro, quando funziona, è solo e soltanto perché c’è il nome? È vero, anche Manfredi era un rugantino “col nome” all’epoca, ma non aveva 70 anni!!! Qualcuno fermasse questa vergogna! Da romana sono indignata ed offesa! Posso passare sopra ad una debole Rosetta di Fiano romano, che visto che è burina, più che Rosetta avrebbe dovuto fare Eusebia! Posso passare sopra a Brignano che con quella panza, più che rugantino poteva fa mastro titta. Ma montasano ancora un bel paino non me la bevo! Un rugantino che era più azzeccato se lo avessero chiamato RUG… ANTICO!!! Ma si, da brava romana non posso che scherzarci sopra!! Ma sulla berlina all’inizio che fatto nonno Enrico? C’è rimasto davvero anchilosato? È riuscito a rialzasse per canta so sempre un bel paino, un gran bel bocconcino? La botta e via finale di quando more ghigliottinato, che era? Er colpo della strega? E quando mastro titta dice… Sto ragazzo me fa Na pena è orfano, era credibile visto che a 70 anni me sa che è un po’ normale? Siete una barzelletta!! Ma nun fate ride. Montesano parla della maschera di rugantino descritta da bragaglia! E su questo è proprio furbo come rugantino. Peccato che te nun stai a recita il testo de bragaglia ma de magni sulle musiche de trovajoli!! Rispetto cavolo! E se è vero che bragaglia descrive rugantino una maschera senza maschera, tu per il testo de magni invece sta maschera te la dovevi mette….per nasconde la vergogna! O le rughe.

  3. Buonasera,
    mi trovo d’accordo con Licia, sono stata a vedere lo spettacolo il giorno martedì 08/01 con mio marito, siamo usciti dal teatro alla fine del primo atto!!!! Non ce l’abbiamo fatta. Ma a Roma non ci sono artisti giovani e che parlino romanesco? Ci dobbiamo subire sempre gli stessi nomi, anche se dovrebbero attaccare gli scarpini ai chiodi? E poi Rosetta non era mora, pallocchetta e romanaccia??Boh,
    Ed anche sulle condizioni del teatro ha detto tutto Lei.
    Rosy

    • cioè… avete pagato per uno spettacolo che, oggettivamente, è organizzato benissimo e siete usciti? due geni

      (che poi possa piacere o non piacere ok, ma uscire al primo atto è proprio da persone poco intelligenti… o che non sanno apprezzare)

  4. Personalmente sono in disaccordo con i commenti duri e critici che ho letto. Io e mia moglie abbiamo invece apprezzato molto la serata del 3 gennaio. A noi Montesano è piaciuto, nonostante l’età. Anzi, forse proprio per l’età che ha ci è piaciuto di più. Forse era per la memoria che entrambi avevamo della versione del ’78, forse è per l’emozione di “rivedere” in scena il Rugantino della nostra infanzia. Non saprei. Ma l’emozione di essere lì, in quel momento, con quell’attore, con quelle scenografie, in quel teatro… Tutto ha contribuito a rendere la serata emozionante. Rugantino è una storia di cuore che se guardata (e partecipata) col cuore, e non solo con gli occhi, è ancora più bella.

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