L’amore è come un RING con Michela Andreozzi al Teatro della Cometa
In scena fino al 29 gennaio Ring con Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, rappresentano i rapporti di coppia in ogni fase della vita, cominciando da Eva e Adamo, fino ai giorni nostri, in un susseguirsi di battute tragiche e comiche sulle sfaccettature dell’amore
La scena è un vero e proprio “ring”, con sgabelli, secchi d’acqua ai quattro angoli, oggetti di scena sparsi ed abiti che Michela indossa tra uno sketch e l’altro, con una sensualità femminea in quel suo corpo morbido di donna. Sarà proprio su questa piattaforma che si susseguiranno gli incontri tra i due protagonisti.
Adamo ed Eva aprono la scena, lei in tuta giaguaro e lui in boxer zebrati. Soli nell’Eden, si annoiano. Lui, già dai tempi ancestrali, la incalza ad essere indipendente “perché non giochi con gli animali? Perché non vai a raccogliere la frutta?”. Lei invece principia i suoi: “la nostra solitudine ti pesa? Non ti basto più?”.
I round sono diversi e si susseguono in un’ora e mezza di battute continue. C’è il #round amicizia dove lei non rivela il suo amore all’amico di letto, fino alla sua partenza per il Canada. Camille è il nome di entrambi i protagonisti (nome ambigenere usato perfettamente dall’autrice per rendere i personaggi chiunque di noi) impegnati nel rincorrersi e scappare. Una danza amorosa, a volte innamorati, a volte amanti, mariti, mogli, sconosciuti. Belle le frasi dell’intenso monologo della Andreozzi: “Ti amo in modalità continua (…) L’amore non muore Camille, chi muore siamo noi, perché l’amore non muore, vero Camille? Semmai scappa dove c’è un giardino, lui che è solo un bambino spietato”. C’è la coppia finita, ormai diventata un progetto, poiché non accetta la vita imperfetta ma felice.
Il #round 0101010 è in un mondo bi-dimensionale, in cui vengono ammesse solo due possibilità. C’è il tradimento: lei sotto un ombrello trasparente simula la doccia che ricorda tanto Basilicata coast to coast (dove lei con la sua magnifica dolcezza ascolta Papaleo cantare con il gruppo sotto la pioggia). Non apre la porta del bagno quando capisce che lui ha trovato il suo diario segreto nella libreria. Giustificazioni, negazioni e poi la triste ammissione.
Nel #round la grandefuga, lei non ne può più del mènage famigliare, fatto solo di doveri, corse, bambini, lavoro. Vuole solo fuggire lontano. Lui, invece, sempre Camille, il marito perfetto, la capisce e, anzi, le propone una vacanza di una settimana, ma una sola…
Il testo della pièce di Léonore Confino è stato candidato nel 2014 al Premio Molière per il Teatro. Lo spettatore viene portato in vissuti recenti, passati e futuri con 17 quadri sulla vita di coppia. Uno spettacolo, insomma, divertente, che ci lascia riflettere e forse cambiare, in meglio.
Sara Cacciarini